Napoli, lutto nella magistratura a causa del Covid: morto Frunzio, era alla guida della Direzione distrettuale antimafia

Il magistrato Luigi Frunzio

A marzo scorso il procuratore di Napoli Giovanni Melillo lo aveva nominato, tra i tanti aggiunti, suo vicario. Un attestato di stima oltre che un riconoscimento professionale. Luigi Frunzio, magistrato di lungo corso che ha legato la gran parte della sua carriera alla procura di Napoli, è venuto a mancare oggi pomeriggio. A darne notizia è stato il procuratore Melillo: «Gigi era un uomo forte e mite, che ha lottato contro una malattia terribile con tutte le sue forze. Un magistrato dalle doti rare per prudenza di giudizio e rigore nelle valutazioni. Ma anche di grande umanità. Era amato da tutti gli uomini e le donne del nostro ufficio. Abbiamo tutti perso un amico e un punto di riferimento insostituibile. E’ un giorno tristissimo per tutti noi».

Sessantadue anni, sposato con due figlie, Frunzio era ricoverato a causa del Covid-19: dopo una lunga degenza in ospedale a Napoli, il magistrato – guarito dal Coronavirus – era stato trasferito in una clinica di Imola per curare le complicanze respiratorie. Ed è proprio una crisi respiratoria ad avere sorpreso il magistrato non lasciandogli scampo. Frunzio ricopriva il ruolo di procuratore aggiunto e coordinatore della Direzione distrettuale antimafia di Napoli. Aveva presentato domanda come procuratore della Repubblica di Napoli Nord. Nel corso della sua carriera ha ricoperato anche l’incarico di vicecapo di gabinetto al ministero della Giustizia guidato da Clemente Mastella.

E Mastella, alla notizia della morte di Frunzio, ha ricordato con queste parole Frunzio: «Ricordo con commozione ed affetto Gigi Frunzio, della cui intelligenza giuridica mi sono avvalso quando sono stato Ministro della Giustizia. Fu mio vice capo di gabinetto e ne apprezzai le capacità, l’umiltà, la pazienza e la dedizione generosa alle Istituzioni. Era un magistrato di quelli di cui la giustizia può menare vanto. Coltivava un umanesimo giudiziario, a volte difficile, da rinvenire in tanti aspetti del pianeta giustizia. Voglio ricordarlo con le parole di Sant’Agostino: “ti ringraziamo Signore per avercelo dato”. Alla sua famiglia, la mia vicinanza umana e cristiana».

giovedì, 25 Marzo 2021 - 19:10
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