Pomigliano, ferito a colpi di pistola nel 2017: arrestato affiliato al clan rivale. Sullo sfondo la guerra per lo spaccio

Pistola Legittima Difesa

C’è una faida per il controllo dello spaccio all’interno del quartiere ‘219’ di Pomigliano dietro il tentato omicidio di un esponente del clan Mascitelli avvenuto nel settembre del 2017. I carabinieri hanno arrestato uno dei presunti autori del radi, un esponente del clan avverso dei Ricciardi, e ricostruito il presunto movente dietro l’azione sanguinaria.

Il primo settembre del 2017 Danilo Ciccarelli, 36enne ritenuto dagli inquirenti esponente del clan Mascitelli attivo a Pomigliano D’Arco e Castello di Cisterna, era nella propria auto a Volla quando è stato affiancato da un veicolo con a bordo tre uomini che hanno sparato sette colpi di pistola contro di lui. L’uomo fu gravemente ferito a torace e braccia ma restò in vita.

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Tra gli esecutori di quel raid, secondo quanto emerso dalle indagini della Sezione operativa del Nor della Compagnia carabinieri di Castello di Cisterna, c’era Francesco Cipolletta, considerato esponente dell’emergenza clan Ricciardi, operante nel quartiere 219 di Pomigliano e guidato da Teresa Ricciardi. L’uomo è stato arrestato oggi per tentato omicidio e porto abusivo di armi aggravati da modalità mafiose.

Dietro l’agguato ci sarebbero i contrasti tra i due sodalizi di camorra per controllare il territorio e le piazze di spaccio.

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lunedì, 29 Marzo 2021 - 09:49
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