Esami che risultavano svolti sebbene mai sostenuti e persino due immatricolazioni alla Facoltà di Medicina per studenti che non avevano superato i test di ingresso. Questa l’accusa mossa nei confronti di Carmine Leo, dipendente dell’Ateneo salernitano finito agli arresti domiciliari insieme a un collega, Carmine Cioffi, che avrebbe indirizzato a Leo quegli allievi che cercavano un ‘aiutino’ per gli esami.
La presunta truffa è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Salerno partendo dalla denuncia presentata dall’Università di Fisciano. I due dipendenti Leo e Cioffi sono finiti ai domiciliari ma altre 42 persone risultano indagate nell’ambito dell’inchiesta della Procura salernitana su false attestazioni di esami universitari ed irregolarità nell’ iscrizione alla facoltà di Medicina.
Ad aver effettuato l’ iscrizione alla facoltà di Medicina- secondo quanto emerso dalle indagini – sarebbe stato Leo, entrato abusivamente nel sistema informatico. L’ impiegato avrebbe più volte utilizzato le proprie credenziali anche per attestare esami universitari mai sostenuti in cambio di regali (anche fumetti da collezione). Determinante per le indagini dei finanzieri è stato il contributo del secondo dipendente messo agli arresti domiciliari Carmine Cioffi, 53 anni , che indirizzava al collega gli studenti universitari che chiedevano di essere “aiutati”.
Leo avrebbe anche inserito studenti in fasce di reddito di favore, senza tener conto delle reali condizioni economiche delle famiglie, per fare ottenere loro un risparmio nelle tasse di iscrizione. Le indagini dei finanzieri del Nucleo PEF di Salerno hanno ricostruito 34 carriere universitarie falsificate, molte delle quali con il conseguimento della laurea. L’ Università di Salerno ha sospeso Leo e ha bloccato il sistema informatico, per consentire l’ acquisizione delle prove. Oltre ai due dipendenti ai domiciliari sono indagati altri 42 tra studenti e familiari – accusati di accesso abusivo al sistema informatico e frode informatica.
mercoledì, 31 Marzo 2021 - 17:32
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