Il Governo decide per le aperture dei ristoranti anche la sera all’aperto in zona gialla ma non transige sul coprifuoco dalle 22 alle 5. E così scoppia la grana Lega all’interno dell’esecutivo guidato da Mario Draghi. Il leader leghista Matteo Salvini infatti protesta: «Non voteremo un decreto che continua a imporre chiusure e limitazioni» chiudendo così il dialogo interno e mettendo in serio imbarazzo i ministri del Carroccio. Da parte del Governo nella serata di ieri è arrivata una mezza schiarita con l’annuncio di un ‘tagliando’ a metà maggio per verificare se, osservando dati dell’epidemia e delle vaccinazioni, ci sarà possibilità di estendere l’orario di apertura e allentare il coprifuoco. Ma la crisi ormai è scoppiata. Salvini avrebbe anche voluto, già dal 26 aprile in zona gialla, l’apertura pure dei locali al chiuso. Ma su questo punto si resta fermi al decreto approvato ieri: sarà possibile solo dal primo giugno.
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Al segretario della Lega già hanno replicato gli ‘alleati’ di Governo Pd e Cinque Stelle: «C’è stato un susseguirsi di ultimatum che minano l’unità». E sull’astensione della Lega in Consiglio dei ministri e la posizione di Matteo Salvini torna il ministro del Pd Andrea Orlando:«Valuto il fatto in sé, credo sia un atto incomprensibile e irresponsabile in questo momento. Poche ora prima condividi un accordo, poi cominci a sparare su quell’accordo e poi ti astieni”. Così il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali a La7. Si tratta, ha aggiunto, «di una posizione che non è all’altezza di questo momento. Questo continuo alternarsi tra passi avanti e indietro credo non aiuti l’Italia». Oggi – si apprende da fonti della Lega – il segretario Matteo Salvini riunirà in videoconferenza la segreteria politica del suo partito.
Una sponda a Salvini arriva anche dal sindaco di Napoli Luigi De Magistris: «Coprifuoco alle 23? Io andrei anche oltre perché penso che concentrare gli orari a questo punto è un errore. Se si va verso le riaperture io sono per riaprire totalmente tutti gli spazi all’aperto – ha dichiarato a Tagadà su La7 – Con l’avvicinarsi della primavera soprattutto nelle zone più temperate del nostro Paese, e quindi in tutta Italia, – ha aggiunto – dobbiamo utilizzare soprattutto gli spazi all’aperto, ovviamente con mascherine e distanziamento, 24 ore su 24 così da evitare qualsiasi forma di concentrazione. In questo modo – ha concluso – si potrebbe garantire la sicurezza, per quanto possibile, allo stesso tempo aumentare i vaccini e far riprendere le attività economiche, sociali e culturali».
giovedì, 22 Aprile 2021 - 10:28
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