Recovery Plan, la rivolta dei sindaci del Mezzogiorno: «Poche risorse al Sud». Flash mob di protesta a Napoli il 25 aprile

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La fetta più grande della enorme torta del Recovery Plan va al Nord Italia. Il Settentrione si aggiudica infatti gli aiuti più consistenti, uno sbilanciamento che sta agitando i Comuni del Mezzogiorno. Per protestare contro la ripartizione del fondi Nord – centrica solo ieri il sindaco di Acquaviva delle Fonti, in provincia di Bari, ha trascorso la notte nel Municipio con alcuni consiglieri, sull’esempio lanciato da altri sindaci in Sicilia. Davide Carlucci è in rivolta, ha spiegato, «contro l’ingiusta distribuzione delle risorse del Recovery Plan al Sud». Carlucci, con altri primi cittadini del Barese, annuncia inoltre che parteciperà alla manifestazione di protesta prevista a il 25 aprile alla quale hanno già aderito 500 sindaci del Sud.

Aria di rivolta, quindi, tra le fasce tricolori meridionali contro la distribuzione del 40% delle risorse al Sud in luogo del 60% e oltre che, come sottolineato anche dal ministro Mara Carfagna, sarebbero spettati se si fossero utilizzati fondi europei.

I sindaci rivoltosi, molti pugliesi e siciliani, senza benestare dell’Anci che nell’iniziativa non interviene, hanno dunque creato il movimento Recovery Sud e in cinquecento, nel giorno della Liberazione, saranno a Napoli a manifestare contro quella che considerano una iniqua distribuzione delle risorse del Recovery Plan. Si tratterà di un flash mob dei sindaci in fascia tricolore che scatterà alle 12 in piazza del Plebiscito. Inoltre, la delegazione consegnerà al Prefetto di Napoli un documento congiunto, contenente le proposte formulate dai sindaci e da indirizzare al presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, nel quale verrà richiesta una rimodulazione della distribuzione delle risorse.

giovedì, 22 Aprile 2021 - 09:50
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