Regionali Calabria, la Città Metropolitana pesca dipendenti dalle graduatorie del Comune dello sponsor di De Magistris

Luigi de Magistris
Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris (foto Kontrolab)

Il caso scoppia sui social. Federico Arienzo, consigliere comunale a Napoli in quota Partito democratico, posta su Facebook la delibera del sindaco della Città metropolitana Luigi De Magistris (anche sindaco di Napoli) con cui stabilisce l’utilizzo delle graduatorie di concorsi pubblici espletati da Pubbliche amministrazioni per la copertura di 3 posti di istruttore direttivo tecnico a tempo pieni e indeterminato, categoria D, posizione economica D1. Uno degli istruttori assunti, il primo, proviene dal Comune di Montalto Uffugo, in provincia di Cosenza.  La delibera risale allo scorso 22 aprile. Le graduatorie cui si fa riferimento risalgono al 27 aprile 2018. La disponibilità alla ‘pesca’ dagli elenchi, da parte dell’ente calabro, è arrivata lo scorso 6 aprile.

«Solo il caso vuole – scrive Arienzo –  che questo paese sia quello di Tansi, il principale alleato di De Magistris per le elezioni a Governatore della Calabria. Sia chiaro che la procedura è formalmente corretta, solo che questa coincidenza mi ha talmente colpito che mi andava di condividerla».

Come noto, il primo cittadino di Napoli è attivamente impegnato nella campagna elettorale per la guida della Regione Calabria a capo di una colazione di civiche cui Carlo tansi, già candidato in terra calabrese per lo stesso ruolo, darà man forte. Appare dunque una notevole coincidenza che per assumere un nuovo dipendente della Città metropolitana di Napoli si peschi nelle graduatorie del paese di 20500 abitanti a 305 chilometri dal capoluogo campano. Nella cittadina calabrese vive appunto Carlo Tansi e costituisce, inutile girarci intorno, ‘feudo elettorale’ dello stesso che pure qui non ricopre alcun ruolo istituzionale.

Molte coincidenze attorno ad un provvedimento che, bene ribadirlo, è legittimo. Alla polemica, rimbalzata in breve tempo dai social di Arienzo e diventata ‘caso’ risponde il sindaco De Magistris. Nel suo ruolo di sindaco della Città metropolitana e attraverso i canali di comunicazione di questo ente passa al contrattacco parlando di «vile attacco politico» di chi «ha paura della rivoluzione calabrese». De Magistris parla di allusioni diffamatorie propalate senza verificare i fatti «col metodo caro ai vigliacchi, di coloro che cercano di insinuare senza dire con chiarezza per paura di esporsi ad una denuncia per diffamazione». Poi annuncia querela.

Rispetto alla vexata quaestio, poi, il primo cittadino spiega: «La Città Metropolitana di Napoli ha approvato nel 2020, quando nessuna campagna elettorale in Calabria era nemmeno astrattamente ipotizzabile, un piano di fabbisogno del personale che prevedeva l’assunzione di 60 persone. Per velocizzare tale iter si scelse di attingere inizialmente dalle graduatorie della Regione Campania che nel frattempo aveva indetto un grande concorso (pur di rafforzare rapidamente gli uffici che dirigo)».

«Purtroppo – continua – la procedura della Regione ha avuto i problemi che tutti conosciamo, motivo per cui si è deciso di attingere dalle graduatorie esistenti presso tutti gli enti pubblici in Italia secondo un principio oggettivo: l’anzianità delle graduatorie. Coloro che fossero stati interessati ad aderire al bando pubblico della Città metropolitana, potevano presentare istanza. Gli uffici del personale hanno stilato una graduatoria applicando il principio dell’anzianità delle graduatorie e si è proceduto a pubblicare l’esito della selezione».

«Hanno partecipato candidati provenienti da graduatorie di 71 enti pubblici italiani: Asl, ordini dei commercialisti, università, province e comuni; le Regioni della Campania, Emilia Romagna, Piemonte, Lombardia, Sicilia, Lazio ed anche della Calabria. Che il primo assunto, uno su tanti, provenga da quest’ultima Regione è dovuto al fatto che questa era la graduatoria più anziana. Seguiranno assunzioni anche da tutte le altre zone geografiche. Chi mi diffama, infanga quindi anche l’onorabilità dei calabresi come se non dovessero avere diritti rispetto ad altri.
Precisato come si è articolato il procedimento amministrativo, mi preme aggiungere ulteriori precisazioni: il Comune di Montalto Uffugo in provincia di Cosenza da cui si è attinto, pur avendo dato i natali a Tansi (circostanza che apprendo solo ora), ha una amministrazione di centro-destra, non certo riconducibile alla mia area politica».

martedì, 27 Aprile 2021 - 13:01
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