Fuorigrotta, sangue e faida: ferito un fruttivendolo. Perquisizioni dei carabinieri nel quartiere: si cercano armi e droga

elicotteri

Non c’è pace a Fuorigrotta, popoloso quartiere di Napoli che subisce le fibrillazioni della criminalità organizzata. Camorra che alza tiro con stese, agguati, omicidi. Gli ultimi due mesi hanno segnato un innalzamento della tensione che, inevitabilmente, si ripercuote sulla tranquillità di chi quelle strade le abita e vive. Questa mattina molti sono stati svegliati dalle eliche dell’elicottero dell’Arma che sorvolava la zona mentre ‘a terra’ decine di carabinieri mettevano a ferro e a fuoco appartamenti e complessi di edilizia popolare. Scopo dell’attività organizzata dalla Benemerita: passare al setaccio i luoghi di chi anima la criminalità locale alla ricerca, principalmente, di armi e droga.

Le perquisizioni effettuate dai carabinieri della Compagnia di Bagnoli nell’ambito del servizio disposto dal Comando provinciale di Napoli stanno riguardando anche il Rione Traiano, anch’esso scenario della recrudescenza di atti criminali legati ad una faida di camorra.

Solo ieri un fruttivendolo di 59 anni, Federico Solano, ambulante che tiene un banchetto di frutta e verdura nel mercato rionale, è stato gambizzato in via Francesco Cerlone. L’uomo si trovava all’esterno del mercato Metastasio quando è stato raggiunto da un proiettile sparato, secondo quanto sinora ricostruito, da una persona in scooter che poi si è volatilizzata. Trasportato all’ospedale San Paolo di Napoli, Solano non è in pericolo di vita. Solo pochi giorni prima una stesa aveva terrorizzato i residenti del ‘Serpentone’, via Giacomo Leopardi. A colpire, quattro scooteristi che avevano come obiettivo, con tutta probabilità, un congiunto del tabaccaio Antonio Volpe, 77enne ucciso a marzo.

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mercoledì, 5 Maggio 2021 - 10:56
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