«Paga o avrai controlli», arrestato un maresciallo della Guardia Finanza in servizio a Portici. In cella il complice

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Un finanziere ‘infedele’ che, facendo leva sul ruolo che rivestiva e sulla propria divisa, avrebbe chiesto denaro ad alcuni imprenditori del Napoletano in cambio della ‘tranquillità’ fiscale. In sostanza, elargendo questa sorta di pizzo gli imprenditori avrebbero scampato i controlli della Guardia di Finanza. A scoprire la condotta del collega sono state le fiamme gialle del Nucleo Polizia Economico-Finanziaria di Napoli che, al termine dell’indagine, hanno proceduto a notificare al collega l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Napoli.

Il finanziere arrestato è Francesco Monticelli, maresciallo 52enne residente a Casoria e in servizio presso la Compagnia di Portici della Guardia di Finanza. Arrestato anche un suo presunto complice, Vincenzo Castiglia di 64 anni, residente a Casoria. Secondo gli inquirenti Castiglia sarebbe stato l’emissario di Monticelli, presentandosi agli imprenditori ai quali preannunciava controlli fiscali e spiegando che, con una elargizione economica, quegli stessi controlli sarebbero stati evitati.

Monticelli e Castiglia sono indagati per concorso in concussione; il maresciallo della Finanza è indagato anche per collusione per frodare la Finanza, falso, calunnia e collusione in contrabbando. I fatti oggetto dell’indagini si sono verificati tra il 2019 e il 2020. A dare inizio alle investigazioni è stata la denuncia di una delle vittime, titolare di un autoparco a Casoria che subì un primo controllo fiscale, culminato con una multa di migliaia di euro e poi avvicinato da Castiglia che gli preannunciava altre ‘visite’ fiscali sì da indurlo a pagare prima di incappare in altre salate sanzioni. All’uomo, secondo la sua testimonianza, furono chiesti 30mila euro, soldi che si guardò bene dal consegnare preferendo denunciare il misfatto e collaborare con la Guardia di Finanza. L’imprenditore avrebbe anche videoregistrato le richieste estorsive.

L’imprenditore di Casoria non è stato comunque l’unico a finire nelle mire della coppia. Ce ne sono anche altri, uno di nazionalità cinese; chi non poteva pagare in denaro, è stato documentato dagli inquirenti, faceva regali costosi come pregiate penne stilografiche. Chi non pagava, veniva ‘punito’ con controlli iper accurati.

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mercoledì, 5 Maggio 2021 - 08:49
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