Comunali 2021, l’alleanza giallo rossa è solo un miraggio. A Roma sarà Gualtieri Vs Raggi, a Napoli De Luca affossa Fico

Roberto Gualtieri
Roberto Gualtieri

L’ex ministro dell’Economia Roberto Gualtieri del Pd ufficializza la propria candidatura a sindaco di Roma. «Mi metto a disposizione di Roma – ha scritto in un tweet – con umiltà e orgoglio. Partecipo alle primarie del 20 giugno. Costruiamo insieme il futuro della nostra citta: io ci sono!”. Una candidatura, quella di Gualtieri, che mette la parola fine sulle illazioni degli ultimi giorni relative ad una possibile corsa al Campidoglio per l’ex segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti e rompe, soprattutto, l’asse con il Movimento Cinque Stelle che, giocoforza, deve sostenere Virginia Raggi. Nonostante i tentativi di alleanza elettorale nelle grandi città, a Roma le prove sono abortite sin da subito a causa della autocandidatura dell’attuale sindaco pentastellato Virginia Raggi, che ha spezzato ogni possibilità di convergenza. Impossibile dire no a Raggi, causa le possibili ritorsioni di quell’ala oltranzista e già con un piede fuori dal Movimento all’eventuale ‘cacciata’ della titolare del Campidoglio.

Dunque la mossa di Zingaretti ha avuto un’esistenza brevissima, nonostante i favori di Giuseppe Conte, Enrico Letta ma anche Luigi Di Maio. Subito è stata smorzata dai big del Movimento come Roberta Lombardi («Visto il rincorrersi di articoli di stampa – ha dichiarato – ci riteniamo a ribadire il forte imbarazzo che una eventuale candidatura di Nicola Zingaretti per le Comunali di Roma porterebbe alla neonata alleanza regionale»). In soldoni, la Lombardi ha fatto capire all’ex segretario Dem che i Cinque Stelle avrebbero fatto crollare la giunta regionale che oggi guida con un patto giallorosso, non lasciandogli altra alternativa che farsi da parte e accogliere la candidatura, già messa in cantiere da mesi, di Gualtieri.

Qui Napoli
Per le Comunali di Napoli invece è Vincenzo De Luca a prendere in mano la situazione e, a colpi di diktat, decidere le sorti dell’alleanza giallorossa. De Luca, come noto, non vuole che a concorrere come sindaco di Roberto Fico, attuale presidente della Camera, Cinque Stelle amato a sinistra, e propone le Primarie, visto come strumento di reazione alla disaffezione dei cittadini. Da Lucia Annunziata, ieri, su Rai Tre, ha ribadito la propria linea: «Di cose se ne dicono tante – ha affermato a proposito dell’ipotesi Fico – Quando si parla di elezioni amministrative a Napoli mi scorre un brivido sul volto. Vedo un ritorno della politica vintage, stile anni 80, quando si riuniva il pentapartito e a Roma decidevano la distribuzione dei candidati senza mai partire dai due problemi di fondo: chi è più capace, e chi ha il programma più efficace. Dentro questo quadro c’è Napoli, come c’è Roma».

Rispetto al Movimento Cinque Stelle, poi, il governatore campano non disdegna, dice, l’ipotesi della coalizione ma «sulla base di una operazione verità. Siamo interessati ad una loro evoluzione positiva. Nel corso degli ultimi dieci anni hanno detto tutto e il contrario di tutto. Vorrei capire quale è esattamente la loro posizione». Posizioni evidenti, quelle richiamate da De Luca: una quella di governo, ovvero l’alleanza con la Lega, una quella locale, ovvero la corrispondenza di amorosi sensi tra Fico e De Magistris.

Il Partito democratico, dunque, a Roma riesce a trovare la quadra ma a Napoli è ancora tra i due fuochi della segreteria regionale, da un lato, retta da Marco Sarracino, e il potentato deluchiano dall’altro. Una situazione che lancia di fatto la corsa di Gaetano Manfredi, ex rettore della Federico II ed ex ministro del Governo Conte 2 che appare sempre più l’unica sintesi possibile.

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lunedì, 10 Maggio 2021 - 09:58
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