E’ durata un mese e mezzo l’agonia di Gianluca Coppola, il 27enne di Casoria ferito lo scorso 8 aprile a colpi di arma da fuoco da Antonio Felli. Quest’ultimo, che si costituì ai carabinieri alcune settimane dopo l’agguato, dovrà ora rispondere di omicidio volontario, con l’aggravante mafiosa. Secondo quanto emerso, le condizioni di Coppola si sono aggravate nelle ultime ore fino al decesso, avvenuto all’alba all’ospedale Cardarelli di Napoli.
Il ragazzo, completamente estraneo agli ambienti criminali e da poco assunto in un supermercato, è rimasto vittima di un raid a sfondo passionale. In base alla ricostruzione degli eventi sinora effettuata dagli inquirenti, fu ferito dopo una lite con Felli, ex compagno della sua fidanzata. Felli, questa l’ipotesi investigativa, non gradiva che la sua ex fidanzata avesse intrapreso una relazione con Coppola. L’8 aprile i due giovani si sono incrociati in un bar di Casoria, ne è nata una lite. Il 31enne Felli, che ebbe la peggio, si allontanò per procurarsi una pistola e poi tornare sotto l’abitazione di Coppola. L’agguato si consumò dinanzi allo sguardo di Roberto, padre di Gianluca.
Sul posto i carabinieri avevano trovato cinque bossoli 7,65. Dalle indagini è venuto fuori che Gianluca Coppola in più occasioni aveva litigato con l’ex compagno della sua attuale fidanzata. Ma era un giovane per bene, che non aveva nulla a che fare con la camorra. Viene descritto come un giovane solare e sempre allegro, rimasto vittima di una spedizione punitiva insensata.
martedì, 18 Maggio 2021 - 12:18
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