E’ guerra aperta tra Movimento 5 Stelle e Rousseau. Una guerra che non risparmia colpi e che ruota intorno alla questione degli iscritti: da un lato Davide Casaleggio che non ha intenzione di cedere al Movimento la lista degli iscritti alla piattaforma, dall’altra i Cinque Stelle che la pretendono per poter procedere prima di tutto all’elezione a leader di Giuseppe Conte. Il rischio che la vicenda arriva dinanzi ad un giudice.
«In queste ultime settimane – scrive sul Blog delle Stelle Enrica Sabatini, socia di Rousseau, docente universitaria esperta di democrazia diretta e braccio destro di Casaleggio – abbiamo assistito, con non poco sconcerto, a una crescente e rabbiosa pressione mediatica, e anche privata nei nostri confronti, messa in campo per ottenere ‘la lista degli iscritti».
«Appelli a organi non pertinenti – scrive – pressioni per ottenere azioni in realtà lesive della normativa privacy fino a diffide dal sapore solo sensazionalistico si sono susseguiti in una girandola di dichiarazioni pubbliche e di retroscena raccontati alla stampa con il solo fine di ottenere l’elenco di nomi, considerato, nel migliore dei casi, come una pratica da consegnare a chi, a fronte della sua forza mediatica, lo meriterebbe», scrive ancora lanciando, di fatto, un guanto di sfida a M5s – che ha ipotizzato di esercitare la democrazia diretta su una piattaforma alternativa – quando con un clic si apre il collegamento che riporta una precisa domanda e una risposta. “Profilo Attivista: Come posso mantenere la mia storia di attivista su Rousseau nel caso di un eventuale trasferimento dei dati ad altra piattaforma? Ogni iscritto può esercitare il diritto alla portabilità dei dati (ex art. 20 GDPR) e richiedere il trasferimento ad altro Titolare, tra cui ad esempio Associazione Rousseau» e domandare «che l’Associazione Movimento 5 Stelle comunichi ogni dato oggetto di trattamento effettuato» attraverso la Piattaforma in essere all’Associazione Rousseau, che da quel momento può divenire anch’essa titolare autonomo del trattamento».
Il Movimento però non arretra e annuncia indirettamente la possibilità di decidere per l’azione legale con un ricorso d’urgenza in sede civile. Si parla di «fatto gravissimo». Il Movimento 5 stelle «la scorsa settimana ha ordinato, in conformità alla legge, all’Associazione Rousseau, responsabile del trattamento dei dati, di restituire al M5s i dati relativi agli iscritti del Movimento, diffidandola dal continuare ad utilizzarli, indicando il termine di 5 giorni per organizzarsi e provvedere alla restituzione. Oggi, decorso tale termine e previa ulteriore comunicazione di conferma, i nostri esperti informatici e periti forensi si sono recati presso gli uffici dell’associazione Rousseau per ricevere i dati in consegna. Purtroppo, l’Associazione Rousseau, non ha provveduto alla consegna e ciò è oggettivamente grave e palesemente illegittimo».
«È inaccettabile – continua la nota – che un soggetto privato possa tentare di ostacolare l’attività di una forza politica del Parlamento e di governo, accampando pretestuose e incomprensibili motivazioni, anche di natura economica. I dati degli iscritti, nei prossimi giorni, torneranno nella disponibilità del Movimento 5 stelle, questo è certo! I dati degli iscritti sono essenziali per consentire l’esercizio della partecipazione e della democrazia diretta, che oggi è impedito da questo grave ostruzionismo. Chi ha rallentato questo processo si assumerà tutte le responsabilità nelle sedi giudiziali penali, civili e amministrative per il danno che sta causando al Movimento 5 stelle».
Ieri dunque, dando seguito alla diffida presentata la scorsa settimana, il Movimento ha inviato dei periti informatici e dei legali in via Morone, sede di Rousseau, per ottenere la consegna dei dati che, ovviamente, non è avvenuta. «Non comprendiamo come un compagno di viaggio con cui si è fatto un percorso insieme stia macchiando una così nobile storia con atti che la legge non ammette» si lamentano i 5 Stelle che ritengono «inaccettabile che un soggetto privato possa tentare di ostacolare l’attività di una forza politica».
Sul fronte opposto, Rousseau non si limita a ‘sbugiardare’ il Movimento ma passa alla contromossa dando via alla propria campagna di reclutamento e annunciando che in meno di 20 giorni «oltre mille persone hanno deciso di disiscriversi dal M5s e di impedire che i propri dati vengano consegnati, contro la loro volontà, a soggetti terzi», così aprendo le porte a chi vuole migrare a Rousseau: «Ogni iscritto può esercitare il diritto alla portabilità dei dati e richiedere il trasferimento ad altro titolare, tra cui ad esempio Associazione Rousseau» Non solo. Di prima mattina il figlio di uno dei due fondatori apre il blog delle Stelle con un nuovo attacco al Movimento: a finire nel mirino è la discussione sull’eliminazione del vincolo dei due mandati. Riporta le parole di Beppe Grillo in proposito e tutta una serie di atti con cui il M5s, negli anni, ha sempre ribadito quanto la questione del tetto ai mandati sia intrinseca alla funzione politica pentastellata. «Vogliamo combattere il fenomeno della cosiddetta ‘amnesia selettiva politica» ironizza Casaleggio.
mercoledì, 19 Maggio 2021 - 10:05
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