Antidolorifici prescritti a persone decedute e spacciati negli Usa: 9 arresti. Ventinove indagati, tra di loro sei medici


Nove persone raggiunte da misure restrittive e 19 indagati, tra i quali 6 medici, nell’ambito di un’inchiesta congiunta di polizia e guardia di finanza di Siracusa e Catania, coordinata dalla Dda catanese. L’operazione, denominata ‘Fast shipping’ ha sgominato una organizzazione dedita al traffico di stupefacenti tra Italia e Stati Uniti, con ‘base operativa’ in Sicilia. L’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip su richiesta della Dda etnea riguarda i reati di associazione a delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di droga.

 La truffa ai danni del Sistema sanitario nazionale, secondo quanto calcolato dagli inquirenti, tra il 2015 a 2019, ammonta a circa 394 mila euro. Ma per farmaci acquistati solo nel siracusano con prescrizione abusiva.  Secondo il commissario capo della polizia Guglielmo La Magna e il maggiore della Guardia di finanza Andrea Sotgiu, il gruppo aveva organizzato un traffico internazionale di ossicodone (sostanza oppiacea contenuta in alcuni farmaci), acquistato illecitamente in Italia e spacciato negli Stati Uniti d’America (dove è vietata la vendita). L’indagine, svolta nell’ultimo biennio, ha riguardato episodi che partono dal 2015. E’ di circa 600 mila dollari, sempre negli anni presi in esame, il guadagno nel mercato illegale per l’organizzazione. A capo della banda ci sarebbero stati Angelo Claudio Passanisi, 75 anni, di Augusta, destinatario di un decreto di espulsione dagli Stati Uniti e la moglie Maria Lanna Passanisi, 74 anni, residente negli Stati Uniti, arrestata insieme a tre americani.

In particolare l’associazione per delinquere «avvalendosi di medici compiacenti, riusciva a reperire l’ossicodone mediante prescrizioni di medicinali  contenenti la sostanza a favore di persone decedute o che non necessitavano della terapia». Quasi 3 mila le prescrizioni accertate. L’organizzazione criminale organizzava le spedizioni in America, almeno 50 quelle monitorate, utilizzando pacchi imballati con materiali come carta carbone che “schermava” il contenuto e con mittenti e destinatari fittizi per frazionare i punti di arrivo della merce per ostacolare controlli.

   L’indagine in America si è svolta in collaborazione con i funzionari dell’Homeland security investigations, che si occupa di contrasto alle attività illecite transfrontaliere. Gli investigatori americani, nel gennaio scorso, hanno  arrestato in flagranza di reato un americano, al momento della ricezione di un plico contenente il farmaco.    In Italia l’ossicodone è disponibile in farmacia, dietro prescrizione medica, per i malati oncologici o per la terapia del dolore. Medici compiacenti si sarebbero prestati a «rilasciare, anche a nome di terzi inconsapevoli, centinaia di ricette mediche prive di fondamento terapeutico, senza effettuare visite di controllo e, in vari casi, dietro sollecitazione degli indagati, loro assistiti». Sulla base delle ricette, il farmaco veniva ritirato nelle varie farmacie e rivenduto illegalmente, all’estero, come sostanza stupefacente.

giovedì, 20 Maggio 2021 - 10:24
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