Asili nido e servizi sociali, mai più disparità tra Nord e Sud Italia: le risorse saranno distribuite equamente ai Comuni

Laura Castelli

E’ una vera e propria rivoluzione quella che si appresta ad iniziare il Governo Draghi. Una rivoluzione perché tenta di archiviare la decennale disparità tra Nord e Sud almeno nel settore dei servizi sociali, superando il concetto di spesa storica e mettendo sullo stesso piano tutti i Comuni, dall’estremo Settentrione all’estremo Meridione della Penisola. Finora la redistribuzione delle risorse era appunto ancorato al concetto di spesa storica, ovvero, in estrema sintesi, l’ammontare effettivamente speso dal Comune in un anno per l’offerta di servizi ai cittadini ricalcolato con l’ausilio delle informazioni raccolte attraverso i questionari. Stop alle disparità tra territori, dunque, e fondi uguali per le cosiddette funzioni sociali che vanno dagli asili nido ai servizi per anziani e disabili. Non capiterà più, in questo modo, che realtà che hanno lo stesso numero di abitanti ma sono in punti opposti d’Italia ricevano somme diverse, acuendo così le differenze.

Ad annunciarlo è il viceministro all’Economia Laura Castelli dopo che la commissione tecnica per i Fabbisogni standard che «ha definito, per la prima volta, gli obiettivi di servizio per le funzioni sociali». Un «vero riequilibrio» reso possibile grazie ai fondi aggiuntivi dell’ultima manovra. E così, spiega il viceministro,  Reggio Calabria passerà «da 78 a 102,83 euro per abitante »o «Giugliano da circa 59 euro per abitante a 95,84».  

 «Da oggi – sottolinea Castelli – rendiamo tutti i Comuni più uguali, assicurando le stesse risorse e gli stessi servizi ai cittadini, indipendentemente dall’area geografica in cui vivono. Un’operazione di vero riequilibrio che non penalizza gli altri Comuni, grazie alle risorse in più che abbiamo messo nella ultima Legge di Bilancio, e che cresceranno dal 2021 al 2030. Un cambio vero di paradigma. È una rivoluzione vera. Il primo, vero passo per i LEP, i livelli essenziali delle prestazioni, che ci porterà gradualmente alla convergenza, accompagnando l’attuazione dei livelli essenziali. I servizi sociali e gli asili nido hanno sempre rappresentato la vera grande differenza tra nord e sud. Queste distanze noi le abbiamo azzerate».  

 «Su asili nido e servizi sociali arriva una svolta attesa da anni – esulta su Twitter il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio -. Con i vecchi criteri lo Stato dava più fondi ad alcuni Comuni e meno ad altri, grazie alle nuove regole tutte le città avranno condizioni di uguaglianza. Avanti con le battaglie del Movimento 5 Stelle, sempre al fianco delle famiglie italiane!». «Questo risultato è il frutto di un grande lavoro portato avanti dal Ministero dell’Economia, con il viceministro Laura Castelli, in questi anni – gli fa eco la senatrice toscana del Movimento 5 Stelle, Laura Bottici – e all’incremento delle risorse che abbiamo destinato nella Legge di Bilancio e che aumenteranno per i prossimi anni a partire dal 2021 fino al 2030».

giovedì, 17 Giugno 2021 - 10:33
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