Covid, via l’obbligo di mascherina all’aperto dal 28 giugno tranne nelle situazioni a rischio assembramento

coronavirus bambina

Il Comitato tecnico scientifico imprime una svolta nella quotidianità degli italiani, quotidianità segnata da ormai più di un anno dall’utilizzo costante della mascherina sia in pubblico che all’aperto. Dal 28 giugno, secondo quanto venuto fuori dalla riunione dei tecnici, in Italia cesserà l’obbligo di indossare la mascherina all’esterno in tutte le Regioni in zona bianca.

«Il Cts – si legge in una nota del Comitato – ritiene che nell’attuale scenario epidemiologico a partire dal 28 giugno con tutte le regioni in zona bianca ci siano le condizioni per superare l’obbligatorietà dell’uso delle mascherine all’aperto salvo i contesti in cui si creino le condizioni per un assembramento (es: mercati, fiere, code, ecc.…)». La decisione è confermata sui social dal ministro della Salute Roberto Speranza che sottolinea: «Dal 28 giugno superiamo l’obbligo di indossare le mascherine all’aperto in zona bianca, ma sempre nel rispetto delle indicazioni precauzionali stabilite dal Cts».

Come noto, alla svolta non aderirà la Regione Campania -a meno di cambi di passo dell’ente – che ha deciso di mantenere l’obbligo di indossare il dispositivo di protezione anche all’aperto nei mesi estivi. Nessuna altra Regione sembra orientata a seguire l’esempio campano, col risultato che solo i cittadini e i turisti di quella Regione dovranno mantenere naso e bocca coperti anche all’esterno.

Il Comitato Tecnico Scientifico ha trovato la quadra dopo un confronto durato oltre due ore. Secondo gli esperti del Cts sarebbe opportuno comunque mantenere il distanziamento, se non si è congiunti, e la mascherina andrà comunque indossata nei luoghi a rischio assembramento all’aperto così come sui mezzi di trasporto ma non quando si è a tavola. Sulla decisione ha influito anche la percentuale di vaccini somministrati in Italia (al momento già oltre il 53% della popolazione ha almeno una dose e circa il 27% ha fatto completato il ciclo). Numeri costanti di somministrazioni che si spera rispettino il trend anche nel mese di luglio, quando però si registrerà un calo degli arrivi di Pfizer (il vaccino mRna che insieme a Moderna viene inoculato agli under 60, secondo le ultime disposizioni): dalle comunicazioni sugli arrivi nelle singole Regioni, diversi governatori parlano di un taglio tra il 25 e il 30% rispetto a giugno mentre Moderna – le cui disponibilità sono sempre state esigue – raggiungerà in alcuni territori punte del -65%. In quest’ultimo mese infatti gli arrivi erano stati superiori alle attese a causa degli anticipi di alcuni carichi. Ma parallelamente, sul fronte Europeo, l’Ue rassicura: «sulla base di questi dati e delle previsioni disponibili entro il mese prossimo potremo raggiungere l’obiettivo di vaccinazione del 70% della popolazione adulta».


Nel frattempo oggi scade in tutta Italia la misura del coprifuoco, che incide però solo nella gialla Valle D’Aosta, poiché anche Basilicata, Calabria, Campania, Marche, Provincia di Bolzano, Sicilia e Toscana sono entrati in zona bianca, dove non sono previsti orari per il rientro a casa.

Dovrebbe inoltre essere sciolta a breve la riserva sull’apertura delle discoteche, che dovrebbero poter ripartire dagli inizi di luglio e sicuramente con l’obbligo del green pass. L’utilizzo del certificato verde sarà operativo dal prossimo 28 giugno nel nostro Paese e dal primo luglio sarà utile per spostarsi in tutta Europa, con la possibilità di ottenere il Qr Code attraverso le app Immuni e su IO oppure stampandolo in farmacia o con il supporto del medico di base.

martedì, 22 Giugno 2021 - 06:33
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