Covid, Governo tentato dal Green Pass ‘alla francese’ ma partiti e governatori sono divisi. Meloni: «Idea raggelante»

Una bagnante in mascherina. Foto Kontrolab

Green pass “alla francese”, l’idea affascina anche il Governo italiano. Non mancano, come per ogni scelta dirimente, obiezioni e contrarietà, basti pensare alla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, ma l’esecutivo potrebbe ignorare le obiezioni e procedere dritto per la strada della semi obbligatorietà vaccinale collegando il green pass alla possibilità – per chi lo ottiene – di avere più possibilità di vita sociale rispetto a chi non lo ha. La linea la sta tracciando in Europa il presidente della Repubblica francese Macron che, con l’avanzata della temibile variante Delta, ha deciso di operare una stretta e ai cittadini ha annunciato che solo chi ha il passaporto vaccinale potrà frequentare luoghi come teatri, cinema, ristoranti, e persino, nel caso dei lavoratori della Sanità, chi non lo ha verrà sospeso perdendo lo stipendio. Secondo le regole francesi, il green pass spetta non solo a chi si è vaccinato con doppia dose ma anche a chi, prima ad esempio di un evento o per entrare in un luogo pubblico come un ristorante o un concerto, abbia effettuato un tampone (che abbia risultato negativo) a sue spese, o sia guarito dal Covid. L’Italia, secondo più di una indiscrezione visto che a domanda diretta il commissario Figliuolo si è detto favorevole, questa stessa via battuta dai cugini d’Oltralpe potrebbe deciderla di batterla. Ma, come detto, non a tutti piace.

Tra i partiti favorevoli c’è il Pd, ma favorevoli sono anche i governatori. Giorgia Meloni parla invece di «follia incostituzionale» e «idea raggelante» e l’altro leader del centrodestra Matteo Salvini sbotta: «Non scherziamo». Divisi anche i rappresentanti del turismo: se Federalberghi sarebbe soddisfatta dal provvedimento (definito «sacrosanto») per Fipe-Confcommercio questo giro di vite potrebbe penalizzare ancora una volta i ristoratori.

Al momento, si tratta solo di una suggestione sull’onda dell’incredibile risultato del provvedimento francese: le cronache d’Oltralpe ieri hanno raccontato di un milione di prenotazioni per la prima dose di vaccino a poche ore dalle dichiarazioni di Macron. Insomma, una accelerata incredibile alla campagna vaccinale che ingolosisce anche l’Italia, Paese nel quale pure si sta assistendo a un rallentamento sulle prime dosi (sotto un milione nella settimana dal 4 al 10 luglio). Nonostante il dibattito e varie ipotesi, non si attendono decisioni nelle prossime ore, ma verranno fatte valutazioni a giorni – non si può escludere un incontro con il Cts nelle prossime ore – ed è difficile che una decisione possa essere presa prima del prossimo monitoraggio di venerdì, alla luce dei dati su vaccini e contagi. Che potrebbe riservare sorprese con ritorno di alcune Regioni in zona gialla.

Le posizioni

Tra i primi ad essere favorevoli c’è il governatore della Liguria, Giovanni Toti, e l’assessore alla Salute del Lazio, Antonio D’Amato, per il quale «sarebbe utile che il Governo decidesse in che maniera vada utilizzato il certificato verde, possibilmente con la vaccinazione completa, prima di adottare misure restrittive»: entrambi chiedono un’inversione sui parametri, facendo pesare l’Rt ospedaliero a scapito dell’incidenza, visto il calo della pressione sulle strutture sanitarie. Il presidente campano, Vincenzo De Luca, invece precisa: «Il green pass l’abbiamo fatto quattro mesi fa. La nostra carta di vaccinazione la rilasciamo dopo la seconda dose». Più tiepido il governatore lombardo, Attilio Fontana, convinto che questo tipo di provvedimento «oltre a non essere possibile in Italia per privacy, in Lombardia non è necessario» . Le posizioni sono diverse anche tra i parlamentari. Se alcuni esponenti del Pd chiedono di «estendere il green pass a tutti i luoghi di socialità» per i deputati M5s in Commissione Affari sociali l’ipotesi è «prematura e pone interrogativi per coloro che devono forzatamente ricorrere al tampone». Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, si dice invece «per l’obbligo vaccinale al personale sanitario e scolastico».

mercoledì, 14 Luglio 2021 - 08:14
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