Omicidio Elisa Pomarelli, 20 anni a Sebastiani. La sorella della vittima: «Non è giustizia, meritava l’ergastolo»

Elisa Pomarelli
Elisa Pomarelli, la 28enne uccisa sulle colline piacentine

Avrebbero voluto una pena più severa. Chiedevano l’ergastolo. Massimo Sebastiani è stato condannato ieri a 20 anni di reclusione per l’omicidio dell’amica Elisa Pomarelli e per averne occultato il corpo sulle colline del piacentino. La sentenza è stata emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Piacenza all’esito del rito abbreviato e chiude il processo di primo grado scaturito da una storia che per giorni tenne un’intera comunità col fiato sospeso. La pubblica accusa aveva chiesto 24 anni di reclusione.

Il 25 agosto del 2019 Elisa e Massimo sparirono insieme, dopo avere pranzato in un ristorante di Carpaneto. Col passare delle ore però si fece largo un drammatico sospetto: Sebastiani ricomparve ed Elisa no. Gli inquirenti sospettarono subito di Sebastiani, che alla fine confessò quanto aveva fatto. Sebastiani aveva strangolato Elisa nelle ore successive al pranzo insieme e poi si diede alla macchia, scappando in mezzo ai boschi per due settimane. Fu catturato agli inizi di settembre in un cascinale. Secondo i sospetti degli inquirenti, Sebastiani uccise Elisa perché la ragazza non ricambiava i suoi sentimenti.

«Sebastiani avrebbe meritato l’ergastolo, la giusta pena era questa. Non mi avrebbe tolto il dolore che c’è sempre ma comunque vent’anni sono pochi. Questa non è giustizia», ha detto Debora, sorella della vittima, fuori dal tribunale di Piacenza dopo la lettura della sentenza.

martedì, 20 Luglio 2021 - 07:00
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