Green Pass, il nodo applicazione. Fedriga: «Chi controlla?» A Torino il ‘No Paura Day” contro il certificato vaccinale | Video


Sono scesi in piazza Castello riempiendola, mostrando cartelli e urlando slogan i primi “No Green Pass” che hanno deciso di manifestare contro la scelta del Governo Draghi di imporre l’obbligo di certificazione verde per molte attività sociali. La manifestazione si intitolava “No Paura Day” ed è stata lanciata nei giorni scorsi con un tam- tam su Internet al fine di protestare contro obbligo vaccinale e certificato.

«La Digos ha contato 2000 persone e quindi siamo almeno il doppio – ha detto uno speaker da un furgone – Facciamo vedere a tutti cosa vuol dire uomini liberi» ha aggiunto mentre la gente scandiva la parola «libertà»

Durante l’iniziativa in Piazza Castello si sono levati cori di dissenso, da parte dei manifestanti, quando dal palco è stato fatto il nome del generale Figliuolo, commissario straordinario per l’emergenza. Tra gli speaker c’è il professor Ugo Mattei, docente universitario e candidato a sindaco nel capoluogo piemontese per una lista civica. Un avvocato, Maurizio Giordano, ha sostenuto che il green pass «è contro la normativa europea». 

Questa la cronaca della prima manifestazione in assoluto contro la novità introdotta con l’ultimo Consiglio dei Ministri. Ma non mancano, sulla scelta dell’esecutivo Draghi, voci stonate anche dalle Regioni. Non sulla legittimità dello stesso ma sui problemi di ordine logistico per l’applicazione del nuovo decreto.

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«Alcuni passaggi – ha affermato il governatore del Friuli e presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga – rendono difficile l’applicazione delle norme scelte. Chi controlla? E come viene fatto applicare? Non possiamo dare al barista e al ristoratore l’onere di fare il bodyguard, su questo lo Stato ci deve essere». Intervenuto a ‘Radio anch’io’., Fedriga ha aggiunto: «Io credo che in questo momento bisogna accompagnare il Paese. Vedo una tensione che mi preoccupa nel Paese, uno scontro tra bande, non è possibile. Noi come Conferenza delle Regioni avremmo spinto di più per un accompagnamento». «E’ importante vaccinarsi, ne sento di tutti i colori. Il grande vantaggio del vaccino è che evita quasi totalmente la malattia grave e ciò significa che non si vanno a riempire gli ospedali, il dramma del coronavirus. E’ una battaglia di tutti, non solo del singolo» spiega ancora Fedriga, facendo un «appello ai cittadini perché è una battaglia che va condotta insieme”. Per il governatore, non bisogna però “mettere sulla graticola chi ha dubbi sul vaccinarsi, ma spiegare. La battaglia si vince se le istituzioni si muovono insieme ai cittadini».

E su chi parla di ‘schiaffo’ a Salvini da Draghi, «buttare, e qua c’è una responsabilità di alcuni organi di informazione, ogni frase come uno scontro tra persone e tra i partiti è sbagliato. Legittimamente possono esserci posizioni diverse, Salvini non ha mai detto non vaccinatevi, ha detto concentriamoci sulle categorie fragili» ha concluso.

I controlli
Secondo Palazzo Chigi, agli operatori autorizzati al controllo bisognerà mostrare soltanto il QR Code sia nella versione digitale del certificato, direttamente da smartphone o tablet, sia nella versione cartacea. La verifica dell’autenticità del certificato è effettuata dagli operatori autorizzati, per esempio nei porti e negli aeroporti, esclusivamente tramite l’app VerificaC19, nel rispetto della privacy. Se il certificato è valido, il verificatore vedrà soltanto un segno grafico sul proprio dispositivo mobile (semaforo verde) e i dati anagrafici: nome e cognome e data di nascita. Il verificatore può chiedere di mostrare anche un documento di identità in corso di validità.

venerdì, 23 Luglio 2021 - 10:41
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