La notizia, arrivata nella tarda serata di ieri, ha fatto presto il giro dei siti di informazione e dei social. Giuseppe De Donno, che nei mesi della fas acuta della pandemia divenne simbolo di quanti chiedevano di curare il Covid con il plasma iperimmune, si è tolto la vita. Ex primario di Pneumologia dell’Ospedale Carlo Poma di Mantova, è stato rinvenuto senza vita nella sua casa di Curtatone, nel Mantovano. Aveva 54 anni,
Il medico era stato tra i primi sanitari a provare la cura con plasma iperimmune, diventando ben presto un vero e proprio personaggio. Erano i primi mesi di pandemia, non c’era un vaccino, e sulle pagine dei giornali e dei siti di informazione si cercava di fare informazione non soltanto sulla cronaca di vittime e contagi ma anche sulle possibili cure. Tra queste, quella che ha incontrato una risposta entusiastica e fu pure ampiamente pubblicizzata da alcuni esponenti politici, come il segretario della Lega Matteo Salvini, c’era la ‘cura al plasma’, subito associata al nome del medico diventando ‘cura De Donno’. Ma dopo un primo entusiasmo iniziale, arrivò in seguito un certo scetticismo.
A inizio giugno il medico si era dimesso dall’ospedale di Mantova per cominciare, pochi giorni fa, a esercitare come di medico di base a Porto Mantovano.
«Non ci volevo credere. Perdiamo una bella persona, un grande medico, che durante il Covid ha lottato come un leone per salvare centinaia di vite, spesso contro tutto e tutti. Buon viaggio Giuseppe, lasci un vuoto grande» dice di lui il leader della Lega Matteo Salvini. “«iamo profondamente colpiti e addolorati dalla tragica notizia della scomparsa del dottor De Donno, in prima linea nella lotta al Covid e promotore della terapia con il plasma iperimmune. Alla sua famiglia, ai suoi cari e ai tanti colleghi che lo hanno conosciuto e apprezzato va il cordoglio e la vicinanza di Fratelli d’Italia» scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.
«Siamo sinceramente allibiti — afferma il direttore dell’Asst di Mantova al Corriere della Sera —. Ho avuto modo di conoscere di persona e confrontarmi più di una volta con De Donno e devo dire che era una persona davvero squisita: onesto fino in fondo, si è sempre speso per la verità e per gli altri. Durante la prima ondata del Covid aveva dato il meglio di sé stesso ed era davvero apprezzato sia dai colleghi medici che dalle centinaia di pazienti che hanno avuto a che fare con lui. Aveva investito moltissimo anche nelle ricerche sul plasma, cura che ora è stata abbandonata ma che nonostante tutto aveva dato i suoi frutti. L’abbandono del plasma per altre cure per lui è stato sicuramente un colpo decisamente difficile da gestire».
mercoledì, 28 Luglio 2021 - 11:54
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