Sanità, le associazioni ai sindaci del Vesuviano: «Serve adeguata assistenza sanitaria, l’Asl partecipi ai confronti»

Ospedale
Una corsia d'ospedale

«Un’adeguata assistenza sanitaria e sollecitare l’ASL a partecipare a un tavolo di confronto allargato alle rappresentanze sociali della zona, da tenersi al più presto». Più che un appello è una chiamata alle armi quella di alcune associazioni del Vesuviano ai sindaci del territorio. Un’unica voce che si è alzata in seguito al convegno intitolato “Il futuro della sanità nell’area torrese-boschese: il destino dell’ospedale, le sfide della medicina di prossimità”, organizzato dall’associazione di Torre Annunziata La paranza delle idee, e disertato dai vertici dell’Asl Napoli 3 Sud (e dai primi cittadini di Torre Annunziata e Boscoreale).

Per lo mezzo la richiesta di una riunione operativa con la Direzione Aziendale da parte dei sindacati CGIL, CISL, UIL e FIALS, preoccupati per «una smobilitazione delle attività che il Direttore del Presidio sta portando avanti» all’ospedale di Boscotrecase (da marzo 2020 convertito in Covid Hospital), e la risposta della dirigenza Asl che ha promesso: «Dal mese di settembre sarà ripristinata la rete ospedaliera aziendale con il P. O. di Bosco che ritornerà alle attività previste dal Piano Aziendale Regionale fatto salvo eventuali recrudescenze della pandemia».

Ed è proprio l’incertezza dovuta alla crisi pandemica ad allarmare i Movimenti per la salute, i comitati pro Sant’Anna, ex Ospedale Civico di Torre Annunziata, il Movimento beni comuni area vesuviana, le associazioni Mamme Vulcaniche, Catena Rosa, Fenice Vulcanica, Vesuvio Creativo, La paranza delle idee: «Proprio in ragione della temporanea chiusura dell’ospedale di Boscotrecase a tutti gli accessi non legati al Covid-19 è più che mai necessario un rafforzamento dei servizi erogati sul territorio dai distretti della zona; invece, per tutta risposta, avviene la chiusura del consultorio di Boscoreale». Eppure questo potrebbe essere un momento di svolta per la sanità territoriale grazie ai fondi del PNRR che «potrebbero essere utilizzati, oltre che per il completamento del plesso di Boscotrecase, per riconvertire l’ex nosocomio di Torre Annunziata in struttura intermedia (ad esempio, come ospedale di comunità) e per riqualificare il presidio torrese di Via Fusco».

E ancora: i firmatari chiedono che venga «posto rimedio allo smantellamento dell’assistenza ginecologica ospedaliera, affondata insieme al reparto di Ostetricia» e un protocollo di intesa per le donne vittime di violenza che si recano ai pronto soccorso. Infine, «l’allestimento quantomeno di un punto di “Primo Soccorso”, del quale un’area a così alta densità abitativa non può risultare sprovvisto, in modo da sopperire alla momentanea assenza di un vero Pronto Soccorso in zona, verso il cui rapido ripristino bisognerebbe tendere, e per decongestionare gli ospedali di Castellammare di Stabia e Torre del Greco, oltre ad assicurare una presenza sanitaria costante. Chiediamo, inoltre, che si prenda atto delle difficoltà dell’ospedale Maresca nel gestire le emergenze e che si agisca di conseguenza per assicurare un’assistenza opportuna».

Queste le istanze che gravano sulle spalle dei primi cittadini di Boscoreale, Boscotrecase, Poggiomarino, Pompei, Terzigno, Torre Annunziata, Trecase, a cui i firmatari si rivolgono affinché vengano portate sul tavolo della riprogrammazione degli investimenti da effettuare. Su quanto è accaduto dalla conversione del presidio ad oggi, comitati e associazioni, fino ad ora in silenzio «per rispetto ai tanti medici ed infermieri che con spirito di abnegazione hanno lavorato senza sosta», commentano: «Adesso è il momento di fare una seria analisi dei fatti. Ci era stato promesso un “gioiello sanitario”, un ospedale all’avanguardia, ma i numeri raccontano di oltre 400 decessi da inizio pandemia nel solo nosocomio boschese; un dato che andrebbe valutato considerando che in altri ospedali la mortalità è stata più bassa: cosa non ha funzionato? Chiediamo di poter analizzare le spese sostenute per l’acquisto di elettromedicali e tutte le spese fuori bilancio o emergenziali e di poter prendere visionare un inventario certificato».

lunedì, 2 Agosto 2021 - 14:49
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