Scontro sulla sanità nel Vesuviano, le associazioni al direttore del Covid Center: «Dateci notizie sull’assistenza medica»

Ospedale
Una corsia d'ospedale

Dalle richieste di chiarimenti rivolte all’Asl Napoli 3 Sud dalle associazioni del Vesuviano sulla gestione della pandemia e sul futuro della sanità territoriale si è passati alle accuse di clima intimidatorio da parte della dirigenza sanitaria del presidio. Le associazioni però non ci stanno e provano a gettare acqua sul fuoco «per evitare ulteriori letture distorte delle nostre parole e per non alimentare oltremodo narrazioni tossiche e personalistiche». Andiamo con ordine. Una settimana fa le sigle sindacali CGIL, CISL, UIL e FIALS, preoccupate per «una smobilitazione delle attività che il Direttore del Presidio sta portando avanti» all’ospedale di Boscotrecase, hanno chiesto una riunione operativa con la Direzione Aziendale. Cinque giorni dopo diverse realtà associative dell’area vesuviana hanno lanciato un appello a sindaci e vertici aziendali per sollecitare «un tavolo di confronto allargato alle rappresentanze sociali della zona, da tenersi al più presto». Ad allarmare i firmatari del documento (Movimenti per la salute, i comitati pro Sant’Anna, ex Ospedale Civico di Torre Annunziata, il Movimento beni comuni area vesuviana, le associazioni Mamme Vulcaniche, Catena Rosa, Fenice Vulcanica, Vesuvio Creativo, La paranza delle idee) la sorte dell’ospedale boschese Sant’Anna, da marzo 2020 convertito in centro covid, l’aggravio delle carenze sistemiche come lo «smantellamento dell’assistenza ginecologica ospedaliera, affondata insieme al reparto di Ostetricia», gli oltre 400 decessi da inizio pandemia nel nosocomio boschese.

Dura, durissima, la replica del direttore sanitario del presidio ospedaliero Savio Marziani: «L’ospedale e la direzione strategica sono sotto attacco. Mi riservo in seguito di convocare una conferenza stampa per informare tutti sui nostri dati. Va data continuità all’ospedale ma io e il mio vicario De Simone abbiamo ricevuto forti pressioni che non ci fanno stare sereni. Tra assenteismi e gestioni strane collaterali provvederemo a segnalare ogni stranezza alla Procura. Noi non abbiamo paura e andremo avanti». Quanto ai decessi il direttore ha puntualizzato che «i numeri purtroppo sono in linea con tutti gli ospedali italiani che hanno combattuto contro questo virus». Tanti sono stati «gli sforzi e i risultati raggiunti» dalla conversione ad oggi, ha spiegato, come «l’apertura di una rianimazione da 13 posti e il sostegno a oltre un milione di utenti del nostro territorio».  Marziani ha sollevato dubbi anche sul reale obiettivo delle rappresentanze sociali e sindacali: «Resta da capire quale sarebbe il vero interesse di questa polemica. Perché all’improvviso stanno avvenendo certe comunicazioni mediatiche? Vorrei proprio saperne lo scopo».

Di qui la risposta dei firmatari, rimasti «sinceramente sorpresi dalla dura reazione», che precisano: «Le nostre sollecitazioni a riorganizzare e a rafforzare l’assistenza sanitaria nell’area torrese-boschese e a chiarire alcuni aspetti gestionali erano indirizzate soprattutto alla politica locale e alla direzione generale dell’ASL, le quali continuano a non dirci per quanto tempo ancora il nostro territorio dovrà fare a meno di servizi sanitari essenziali». Le istanze di chiarezza sulla gestione della crisi pandemica, oltre ad essere «doverosa», hanno l’obiettivo di capire se il personale sanitario, che ha subito la repentina conversione, «sia stato messo effettivamente in condizione di svolgere il proprio lavoro al meglio, fermo restando il riconoscimento già più volte espresso dell’enorme impegno profuso dagli operatori del nosocomio». Riguardo alle intimidazioni riferite dallo stesso Marziani hanno commentato: «Auspichiamo che si faccia al più presto chiarezza sulla vicenda, che, se dovesse essere accertata, sarebbe assai grave e ci vedrebbe pienamente solidali col direttore sanitario».

Leggi anche:
– Camorra, inchiesta sul clan Cutolo: arrestati due carabinieri, indagini della Dda
– Giustizia, la riforma Cartabia passa alla Camera. I 5Stelle rivendicano: «Migliorata grazie a noi». Iv e Fi contro Bonafade
– Agguato al figlio del ras Orefice a Castello di Cisterna, due arresti: il raid per il controllo dello spaccio di droga
– Portici, lite per motivi di viabilità: 21enne impugna una spranga di ferro e colpisce il rivale alla testa
– Crollo di rampa Nunziante, il Tar dà ragione al Comune oplontino: «Il palazzo è abusivo, va abbattuto»
– Napoli, lo show sulla candidatura di Maradona rischia di diventare un boomerang: Hugo non ha la cittadinanza
– Salerno, nuova accusa per il pm Penna: agli atti gli sfoghi sul suo ex capo Lembo e sul governatore De Luca

mercoledì, 4 Agosto 2021 - 17:32
© RIPRODUZIONE RISERVATA