Green Pass, dirigenti scolastici sul piede di guerra per la sospensione dello stipendio: «Misura di giustizia sommaria, assurdo»

Scuola

Il personale è scolastico è sul piede di guerra. La sospensione dall’attività lavorativa e dallo stipendio prevista dopo cinque giorni di assenza ingiustificata per chi non ha il Green pass non piace agli insegnanti, che già fanno sentire la voce di dissenso alla decisione assunta in Consiglio dei ministri.

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«Il Governo si è mosso in termini discutibili e per alcuni aspetti inaccettabili – tuona Maddalena Gissi, segretaria generale Cisl Scuola – Le misure previste per chi non ha il Green pass rispondono a una logica che definirei di giustizia sommaria, francamente inaccettabile. L’impressione è che stia prevalendo un’esigenza più di immagine che di sostanza». Per Gissi emerge «una sorta di accanimento verso il personale scolastico, per il quale si prevedono sanzioni che non trovano riscontro in nessun altro settore lavorativo, nemmeno nella stessa sanità. Viene da chiedersi perché». Pino Turi della Uil parla di «schiaffo al personale che ha già mostrato di avere una coscienza civica dal momento che è già vaccinato pressoché nella sua totalità».

Fanno eco a vice segretaria generale della Cgil Gianna Fracassi, e il segretario generale della Flc Cgil Francesco Sinopoli: «Troviamo sbagliato far passare il personale scolastico come irresponsabile, quando il 90% è già vaccinato e ha scelto quindi di mettere in sicurezza non solo se stesso, ma le scuole. Va preso atto dell’altissimo senso di responsabilità delle lavoratrici e dei lavoratori della scuola». «Non si può scaricare sui docenti, dirigenti e ATA la mancanza di misure adeguate per garantire la sicurezza e la ripresa della scuola in presenza», concludono.

sabato, 7 Agosto 2021 - 07:07
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