Ex consigliere comunale ucciso, a Favara nessuno ha visto e nessuno parla: prova dello Stub su decine di persone

Salvatore Lupo

Potrebbe essere stato un sicario, un killer ‘professionista’ assoldato, a uccidere Salvatore Lupo, consigliere comunale ed ex presidente del Consiglio comunale di Favara (Agrigento) freddato in un bar di via IV novembre due pomeriggi fa. E’ questa una delle ipotesi al vaglio degli inquirenti, basata sulle modalità di esecuzione del delitto: Lupo era in bagno, l’omicida ha atteso che uscisse per rivolgergli contro l’arma – una calibro 38 – e sparare tre colpi di pistola che lo hanno raggiunto alla testa. Colpi sparati con mano ferma, emerge dalle prime verifiche dei carabinieri che per risolvere il giallo di Favara stanno già facendo i conti con un clima di diffusa omertà. Nessuno ha visto e nessuno parla. Il barista, unico presente nel momento degli spari, è ancora sotto choc e sembra non sia stato in grado di fornire elementi utili alla svolta investigativa. Altri testimoni non ci sono, né ci sono telecamere di videosorveglianza dalle quali catturare fotogrammi decisivi. Un rompicapo, almeno in apparenza; perché sul movente, che restringerebbe di molto il numero dei sospetti, gli investigatori sembrano non avere dubbi. Si è trattato di un omicidio maturato dopo dissidi economici che coinvolgono la sfera familiare.

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Le indagini, coordinate dalla procura di Agrigento, procedono comunque spedite. Da un lato si attendono gli esiti dell’esame autoptico sul corpo di Lupo, che verranno svolti questo pomeriggio; dall’altro si convocano in caserma, a Favara, persone informate sui fatti, possibili testimoni: una decina di persone, sinora, alcune delle quali presentatesi in caserma con il proprio avvocato. Fino a questa mattina, nessuno avrebbe fornito elementi utili, molti si sono trincerati dietro il silenzio, eppure via IV novembre si trova nel centro della cittadina e l’omicidio è stato compiuto da una persona a volto scoperto davanti a diverse persone.

Tornando al movente, secondo quanto riporta l’Ansa Salvatore Lupo avrebbe avuto, qualche settimana fa, un alterco con un congiunto davanti allo stesso bar poi divenuto teatro dell’omicidio. Un precedente su cui i carabinieri stanno effettuando verifiche più approfondite, per stabilire se sia collegato al caso o si tratti di una mera coincidenza.        Tutti i reperti acquisiti dai carabinieri – tamponi dello Stub compresi, effettuati sulle mani e sui vestiti di chi potrebbe aver sparato – sono stati inviati a carabinieri del Ris di Messina. Tutto verrà sottoposto ad esame biologico e saranno eseguiti anche accertamenti tecnico-scientifici e verifica sulla presenza di eventuali impianti di video sorveglianza. I carabinieri non hanno lasciato nulla al caso. Non è stato però trovato un impianto di video sorveglianza utilizzabile e l’unica telecamera vicina non era puntata sull’ingresso del bar.

“Chiunque avesse visto qualcosa, anche quello che può sembrare un piccolo indizio o un dettaglio anche insignificante – è stato l’appello lanciato dalla sindaca dimissionaria di Favara Anna Alba – si rivolga, con fiducia estrema, ai carabinieri. E lo faccia, se vuole, anche in forma anonima. Dia la possibilità agli investigatori di procedere celermente nelle indagini e dia la possibilità a questa comunità, che sta facendo tanti sforzi, di non essere etichettata come omertosa. Non ci sarà nulla che potrà lenire la perdita di un genitore – ha aggiunto – ma aiutiamo, aiutate a fare giustizia. E’ molto triste, e questo mi provoca anche rabbia, che questo Comune non abbia potuto permettersi una videosorveglianza. Forse un sistema pubblico di telecamere avrebbe potuto essere determinante nell’inchiesta».

martedì, 17 Agosto 2021 - 10:03
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