Vacanze fantasma a Napoli, la titolare dell’agenzia: «Risarcirò tutti e querelo. Minacciata di morte, così sono andata via»


«Sono Annalisa di Hakuna Matata viaggi… ho visto che ha pubblicato l’articolo su di me… A questo punto sono qui, l’ho cercata io, non sono scappata… Se le va, posso darle io le info che le interessano».

Comincia così, con un messaggio privato inviato tramite Instagram, la ‘confessione’ di Annalisa Esposito, la titolare dell’agenzia di viaggi con sede in via Settembrini a Napoli subissata da denunce per truffa per via di viaggi (di vacanza o di nozze) prenotati ma poi mai confermati benché i clienti abbiano saldato le somme necessarie alla partenza. Subito dopo il contatto, parte la telefonata. Ma è Annalisa a chiamare (non vuole dare il suo recapito) e lo fa mascherando il suo numero di cellulare. Ciò che non vuole venga ‘schermato’ è la sua identità: «Metta pure il mio nome e cognome per esteso. E anche il nome dell’agenzia. Io non ho niente da nascondere. Questa storia mi sta danneggiando e voglio chiarire», esordisce.

Quindi Annalisa entra nel vivo del problema: ci sono persone che hanno prenotato una vacanza presso la sua agenzia versando la somma totale ma pochi giorni prima di partire hanno scoperto che le prenotazioni non risultavano. Né è stato possibile chiedere chiarimenti ad Annalisa Esposito ché la signora non si era fatta trovare in agenzia e non rispondeva al cellulare. «Mi dispiace molto per quello che è accaduto, ma sono disposta a risarcire il danno. In questi giorni ho iniziato a contattare le persone che non sono potute partire e ho detto loro che restituirò tutto, ma non è una cosa che può avvenire dall’oggi al domani. Ci sono delle procedure, dei tempi. Chiedo loro di avere un po’ di pazienza», dice.

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Poi spiega il perché si è allontanata: «Voglio precisare che non sono scappata. Non sono andata all’estero coi soldi degli altri. Purtroppo ho dovuto allontanarmi perché sono stata minacciata. Ho avuto paura per la mia vita, ma se fossi scappata non avrei telefonato ai giornali per chiarire la mia posizione».

E sulle minacce racconta: «Agli inizi di agosto ci sono stati dei problemi con una prenotazione per via di un overbooking. Un gruppetto di persone, che aveva avuto il problema, è venuto in agenzia quando c’eravamo solo io e la mia collaboratrice e volevano aggredirci. E’ andata avanti così per tre giorni di fila, dal 10 al 12 agosto. Hanno pure sfondato le telecamere in ufficio mentre io provavo a spiegare. Mi hanno detto che mi avrebbero saldato dentro l’agenzia. Ho avuto paura».

Ma non finisce qui. Da questo momento in poi Annalisa Esposito riferisce di minacce sui social, ma anche minacce ai danni dei suoi genitori costretti a loro volta ad andare via di casa: «Mi stanno dicendo di tutto: sui social hanno pubblicato l’indirizzo di casa mia, il nome di mia figlia, oltre ad appellarmi in qualsiasi modo. Poi qualcuno mi ha sfondato la veranda di casa mia, ma io già non ero più a casa. Alcuni sono andati da mia madre e mio padre a pretendere i soldi da loro: questa si chiama estorsione».

Annalisa Esposito parla di incubo. E di danno. «Sto subendo anche io un danno all’immagine. Per tutte le cose che mi sono capitate ho sporto querela tramite il mio avvocato. Posso documentare ogni cosa», incalza. «Posso documentare anche tutto quello che è successo rispetto alle prenotazioni andate a male. Ripeto, io non ho niente da nascondere. E impegno a risarcire tutto».

martedì, 17 Agosto 2021 - 18:06
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