Comunali Salerno, veto sulla candidatura dell’attrice porno: nel centrodestra scoppia il caso di Priscilla Salerno

Tina Ciaco, in arte Priscilla Salerno, in uno scatto pubblicato sul proprio profilo Facebook

La campagna elettorale a Salerno, almeno a sfogliare le cronache degli ultimi due giorni, sembra proiettare il dibattito politico in dinamiche anni 80. Come negli anni in cui, generando scandalo e riprovazione, i Radicali di Marco Pannella candidarono (e fecero eleggere) la pornostar Ilona Staller, in arte Cicciolina. Ci risiamo. L’epoca è quella attuale, siamo negli anni venti del terzo millennio, e ogni giorni si discute di inclusività, diritti, insomma i retaggi dell’Italia bacchettona e benpensante dovrebbero essere morti e sepolti. Poi accade che il Nuovo Psi, a Salerno, decida di candidare una donna che lavora come imprenditrice nel mondo dell’hard e che nella vita fa l’attrice di film porno, e infuria la polemica. Polemica che travolge il centrodestra cittadino e nazionale portando a un precipitoso e umiliante, per la diretta interessata, ritiro della candidatura.

I fatti
Due giorni fa i liberal socialisti del Nuovo Psi di Salerno annunciano in una nota stampa di avere raccolto la disponibilità di Priscilla Salerno, attrice hard, al secolo Tina Ciaco, di candidarsi per le Comunali di ottobre. Il Nuovo Psi sostiene la candidatura a sindaco di Michele Sarno in una colazioni che include anche Forza Italia e Udc. Apriti cielo. La scelta di Tina Ciiaco-Priscilla Salerno scatena la polemica nella stessa coalizione. «I diritti delle donne non si tutelano certo candidando al Consiglio Comunale di Salerno la pornostar Priscilla – ha scritto sul proprio profilo Facebook il deputato di Forza Italia, Gigi Casciello. «Ognuno – ha aggiunto – nella propria vita fa le scelte che ritiene e da parte mia non c’è alcun giudizio moralistico, ma ritengo che ci siano modi sicuramente più autorevoli e credibili per tutelare i diritti delle donne».

Nessun giudizio moralistico, eppure l’unico elemento ostativo alla candidatura è la carriera di attrice hard dell’imprenditrice che, sottolineano invece dal Nuovo Psi, conduce da sempre battaglie a tutela delle donne per esempio contro il “Revenge Porn”. La candidata bocciata reagisce con sdegno: «C’è stato un veto fortissimo che non mi aspettavo – dice intervistata da OttoChannel 696 –  Si fosse candidata Tina Ciaco non ci sarebbero stati problemi, ma si è candidata Priscilla Salerno, quindi un’attrice hard che si candida alle elezioni. Questa è la cosa più grave, che si fermano alle apparenze. Io non ho parole sono sconcertata ma comunque continuo con tenacia a combattere per i miei diritti e per quelli di tutte le donne e per la libertà».

Nel suo curriculum, ha spiegato Tina Ciaco, non esiste solo la partecipazione a film hard ma ben altro, come le lotte contro la violenza domestica e la pedofilia, la collaborazione con magistrati e avvocati per spiegare il mondo ancora sommerso del revenge porn. «Voglio dare un contributo senza essere giudicata – aveva detto quasi profetizzando le reazioni che si sarebbero poi registrate all’indomani della candidatura – senza pregiudizi per le battaglie che intendo fare».

«Non ci sto a subire veti ad essere messa al rogo – ha aggiunto dopo il veto – A subire violenza e pregiudizi. Sono una lavoratrice onesta e perbene. Una che con coraggio conduce ogni sua battaglia. Il peggio è che il veto posto da Forza Italia e dall’ Udc si è esteso alla mia presenza nella coalizione. Sono indesiderata, è impedito un mio diritto. Si tenta – aggiunge – di cancellare l’impegno di anni, nelle scuole, con gli avvocati ed i magistrati, a favore dei giovani e delle donne. Nessuna come la sottoscritta ha denunciato i rischi del revenge porn e le violenze». Poi l’appello a Lorenzo Cesa e Silvio Berlusconi affinché questi veti li «impediscano»: «Mi auguro gli altri protagonisti del centrodestra, per i quali ho rispetto e che non cito solo per evitare strumentalizzazioni o che qualcuno li possa maliziosamente danneggiare, e più in generale i protagonisti della politica, possano lavorare – conclude – per garantire un mio diritto. Non è un attacco a Priscilla ma alle donne, all’impegno civile. È, ed è la cosa più grave, delegittimare significative battaglie per i giovani e le donne».

L’ultima parola, per adesso, è quella distensiva di Gennaro Salvatore, segretario regionale del Nuovo Psi che tenta la difesa di Tina Ciaco- Priscilla salerno: «Il veto su Priscilla Salerno, protagonista di battaglie per i giovani e le donne sui rischi del revenge porn, in prima linea contro la violenza sulle donne, non è nella storia di un grande movimento liberale. Priscilla – aggiunge Salvatore – ha partecipato a convegni in tutto il Paese, è entrata nelle scuole, è stata ospite di appuntamenti del nostro Nuovo Psi, non si comprendono le chiusure immotivate. Confidiamo che prevalga il buon senso nell’interesse della coesione nella coalizione».

Per il segretario nazionale Lucio Barani «I socialisti sono sempre stati dalla parte di chi combatte i pregiudizi e di chi si caratterizza per battaglia di libertà e civiltà. Con Priscilla avvieremo un ragionamento e se sono garofani, fioriranno».

venerdì, 20 Agosto 2021 - 07:52
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