Nola, l’ascensore del centro vaccinale è rotto: dose negata a 75enne paraplegico

di Bianca Bianco

 «Invitano le persone a vaccinarsi. Si vaccina in auto, tra poco si vaccinerà anche al bar. E invece mio marito paraplegico non può farlo per colpa di un ascensore rotto». E’ una vicenda surreale quella che ci racconta la signora M.C. di Sirignano (Avellino) che questa mattina doveva ricevere la seconda dose di vaccino contro il Covid 19 nel centro vaccinale di via Seminario a Nola (Napoli) insieme al marito, 75enne gravemente disabile.

Un appuntamento che i due anziani attendevano con gioia: dopo la prima somministrazione, avvenuta lo scorso 6 agosto nello stesso centro, entrambi erano desiderosi di concludere il loro percorso verso l’immunizzazione. Ci tenevano, sia per la loro età che per le condizioni di salute dell’anziano costretto su una carrozzina.

Questa mattina però, la gioia è diventata rabbia e indignazione. Indignazione che emerge chiara dal racconto della signora M.C., che spiega l’accaduto. Lo fa con la fermezza dignitosa delle persone di una certa età che non si rassegnano alle barriere che la burocrazia, un semplice disservizio e talvolta il cinismo delle persone, frappongono.

«Stamattina- spiega – eravamo in via Seminario per vaccinarci entrambi. Siamo andati in auto, accompagnati da un giovane vicino di casa. Una voltà lì, la doccia fredda: l’ascensore che porta al secondo piano, lì dove si vaccina, era rotto. Così ci hanno detto».

«Ho chiesto di parlare con un responsabile – continua la signora – Mi pareva assurdo che un ascensore rotto potesse impedire una vaccinazione. Una persona, non so se fosse un medico o altro, è scesa e mi ha detto che ogni nostra rimostranza era inutile. Potevamo andare via, andare al centro vaccinale di San Paolo Bel Sito o tornare lunedì e vedere se l’ascensore era ancora rotto».

«Tornare venerdì e vedere se l’ascensore è ancora rotto»: una frase che la signora M. ripete a chi la ascolta, con rabbia: «Io, un’anziana, e mio marito paraplegico dobbiamo tentare la sorte e riandare lunedì a scatola chiusa? Ma che modo è questo? Questa non è civiltà. Ho sentito di persone vaccinate in auto a Milano, si parla di vaccinare nei luoghi più disparati. A Nola invece un ascensore rotto impedisce a un anziano disabile di farlo. Guardi, per la rabbia non ho voluto vaccinarci nemmeno io».

Lunedì, comunque, la coppia di anziani sarà di nuovo a Nola per constatare se il problema è risolto: «Se non lo sarà – conclude la signora M. – ci rivolgeremo ai carabinieri».

venerdì, 27 Agosto 2021 - 11:59
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