Ucciso dopo una lite a Caserta, ‘rissa’ tra candidati sindaco sulla sicurezza. E il prefetto vara nuove misure

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Gennaro Leone

Chi chiede pene esemplari, chi invoca un maggiore controllo del territorio e chi introduce nuovi divieti anti-movida che chissà quanto dureranno e quali effetti sortiranno. La morte del 18enne Gennaro Leone, il giovane pugile ucciso a Caserta durante una lite, diventa strumento di ‘contesa’ in piena campagna elettorale.

Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, tuona contro il responsabile del delitto, o meglio lancia un monito a quei magistrati che sono chiamati ad occuparsi del caso: «E’ intollerabile che si possa morire a 18 anni e in questo modo. Chiediamo pene esemplari per i responsabili di questo terribile crimine e alle Istituzioni di garantire maggiore sicurezza». Chiedono maggiori controlli anche i vertici della Fipe, che da tempo lamentano un’escalation di violenza nelle zone della movida: «La morte a Caserta del 18enne Gennaro Leone è il culmine di una situazione che facevamo presente da tempo: risse, caos e pochi controlli. C’è poi una vendita incontrollata, in certi locali, di alcol di pessima qualità a basso prezzo. Serve a poco limitare la vendita di alcolici, occorre invece un controllo serrato sui pubblici esercizi che non rispettano le regole, vendono alcol scadente e lo servono anche a minorenni», ha detto a LaPresse Giuseppe Russo, presidente di Fipe Caserta. «Non è normale – ha aggiunto – dover aspettare una tragedia per muoversi e fare qualcosa. Quello che è accaduto sabato è una sconfitta per tutti. Bene la linea del comitato di ordine pubblico di prevedere presidi fissi, servono assolutamente più controlli».

Se la prende, invece, con l’attuale sindaco Marino l’aspirante candidato sindaco Ginapiero Zinzi (per il centrodestra) che lamenta come «Caserta un tempo era una cittadina tranquilla, dove la sera ci si divertiva anche solo stando in strada con gli amici e l’unica preoccupazione dei genitori era quella dell’orario di ritorno» mentre «oggi muore accoltellato un ragazzo di 18 anni». «Alle forze dell’ordine il compito di accertare i fatti. Alla politica quello di prendersi finalmente le proprie responsabilità. Chi amministra ha il dovere di garantire l’ordine pubblico e la sicurezza di tutti i  cittadini», è l’affondo di Zinzi. Sulla stessa scia l’altro candidato sindaco Romolo Vignola: «Questa città è stata trasformata in un teatro di violenza e lasciata ostaggio di bande di giovani alla deriva. Purtroppo questo è il risultato dell’assenza più totale di controlli e di politiche giovanili. Come cittadino e come candidato sindaco chiedo in primis l’istituzione immediata di un coordinamento per il controllo del territorio e per la sicurezza pubblica;  in secondo luogo sono già al lavoro con la mia squadra per mettere a punto un modello che garantisca la sicurezza per la socializzazione e il divertimento dei nostri ragazzi che non possono e non devono aver paura di vivere Caserta. Mentre in questa campagna elettorale c’è chi è intento a farsi i selfie in città, io penso che sia il momento di tutelare e preservare giovani vite».

Alle accuse di Zinzi e Vignola, il sindaco Marino ha risposto con un lungo post su Facebook: «Provo invidia per le persone che sanno già dire di chi siano le responsabilità, cosa andrebbe fatto, quale sarebbe la soluzione – ovviamente semplice, a portata di mano – per impedire cose del genere». Quindi Marino accusa i rivali di servirsi del dramma di Gennaro Leone per farsi campagna elettorale: «Alle sciocche strumentalizzazioni politiche di queste ore, miserie umane che lasciano veramente il tempo che trovano, non replicherò: so di fare un ‘brutto mestiere”, ingrato e che è il capro espiatorio per tutto quello che, di spiacevole, capita in città».

Intanto il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato dopo la morte del 18enne, ha stabilito una nuova ordinanza con la quale si dispone un servizio di vigilanza fisso a cura della polizia municipale di Caserta, in piazza Dante, nelle ore di maggiore afflusso. I controlli delle forze dell’ordine saranno poi maggiormente orientati, negli orari serali del weekend, nelle strade più ‘sensibili’. Inoltre saranno reiterate le ordinanze in scadenza per limitare ulteriormente il consumo di alcolici. Alla riunione del Comitato hanno preso parte il prefetto di Caserta Raffaele Ruberto, il sindaco uscente Carlo Marino, il presidente della Provincia Giorgio Magliocca e le autorità militari.

Sul fronte dell’inchiesta, invece, si attende la decisione del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere circa la convalida del fermo del 19enne di Caivano accusato di avere accoltellato a morte Gennaro Leone. Incensurato e proveniente da un buon contesto familiare, il 19enne ha ammesso le proprie responsabilità e del resto non avrebbe potuto fare diversamente a fronte delle testimonianze degli amici di Gennaro nonché delle immagini catturate dalle telecamere di videosorveglianza. Al gip l’indagato ha spiegato di non essersi accorto della gravità della ferita arrecata a Gennaro Leone: il giovane, pugile della categoria medio massimi e una carriera in Nazione Youth, era stato colpito a una coscia, ma la lama aveva reciso l’arteria femorale. Mercoledì si terrà l’autopsia sul corpo della vittima, i funerali dovrebbero tenersi nel fine settimana.

lunedì, 30 Agosto 2021 - 23:32
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