Stanno rientrando nelle abitazioni ma solo per pochi minuti. Il tempo necessario a portare via effetti personali importanti. E’ una via crucis quella dei 150 condomini del grattacelo di 18 piani in via Antonini a Milano che domenica scorsa è andato a fuoco. Da quattro giorni sono tutti fuori casa: alcuni ospitati da amici e parenti, altri invece sono negli hotel vicini.
«Alcuni di noi hanno trovato più nulla», racconta l’avvocato Solange Marchignoli, legale di Nina Moric, che abitava anche lei in via Antonini. Per il momento, spiega, per far fronte alle spese degli hotel è stato utilizzato ad un conto corrente condominiale, ma chi ha perso la casa aspetta risposte concrete dal Comune. Domani mattina a Palazzo Marino è stata fissata una riunione con il sindaco Giuseppe Sala, che ha garantito che per tutti gli sfollati verranno cercati appartamenti anche con l’aiuto dei privati.
L’assemblea dei condomini ha aperto la sottoscrizione ‘Aiuto subito per via Antonini 32/34’ per chiunque voglia contribuire a far fronte alle prime necessità. Intanto prosegue il lavoro dei vigili del fuoco con sopralluoghi del NIAT (Nucleo Investigativo Antincendio Territoriale).
giovedì, 2 Settembre 2021 - 13:19
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