Procura di Roma, Prestipino battuto al Consiglio di Stato da Lo Voi. I giudici: «Il procuratore di Palermo più titolato»

Il magistrato Michele Prestipino

Si mette male per il procuratore di Roma Michele Prestipino. Il Consiglio di Stato ha accolto anche il ricorso presentato contro la sua nomina a capo dell’ufficio giudiziario della Capitale da parte dell’attuale procuratore di Palermo Francesco Lo Voi.

I giudici amministrativi sono entrati nel merito della scelta adottata dal Csm e hanno affermato che il capo della Dda del capoluogo siciliano ha molti più titoli dell’attuale procuratore della Capitale. In sostanza adesso la quinta sezione del Consiglio di Stato, presieduta da Federico Di Matteo, tiene conto di ciò che il tribunale amministrativo regionale del Lazio aveva considerato “assorbito” in altri punti del ricorso, riconoscendo la prevalenza della “specificità delle funzioni direttive” svolte da Lo Voi quale procuratore capo. «Se è stata la raffinata conoscenza delle mafie tradizionali – si legge in sentenza – che ha consentito a Prestipino di cogliere l’originalità della situazione peculiare di Roma, non si comprende come tale capacità non potesse essere riconosciuta anche a Lo Voi». E quest’ultimo, «a differenza di Prestipino, dal 2014, è titolare di incarico direttivo, cioè di procuratore della Repubblica». Inoltre, nella Direzione distrettuale antimafia, la Procura di Palermo ha 60 aggiunti contro i 25 di Roma.

Prestipino aveva già perso un’altra battaglia legale sempre per la sua nomina a procuratore. Questa volta a spuntarla è stato il procuratore generale di Firenze, Marcello Viola. Attraverso i suoi legali, gli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, Viola ha dimostrato che la sua esclusione, dovuta gli strascichi e ai veleni del caso Palamara, era assolutamente infondata dal punto di vista giuridico. Contro Viola, Prestipino, assistito dall’avvocato Massimo Luciani, ha proposto un ulteriore ricorso allo stesso Consiglio di Stato (che lo ha respinto sul piano cautelare) e in Cassazione, che ha fissato l’udienza in camera di consiglio per il 23 novembre.

giovedì, 2 Settembre 2021 - 22:22
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