Aggressione a Tortora, ricercatrice attaccata perché accudiva dei cani randagi. La denuncia choc su Facebook

Una delle foto pubblicate da Beatrice Lucreazia Orlando

Lo scorso 7 agosto, mentre si trovava in vacanza a Tortora, località di mare in provincia di Cosenza frequentata da moltissimi napoletani, la ricercatrice universitaria Beatrice Lucrezia Orlando aveva pubblicato dei selfie sconvolgenti. Immagini forti, aveva sottolineato lei stessa nel post pubblicato sul suo profilo Facebook in cui raccontava cosa le era appena accaduto. «Aggredita- scriveva la giovane dona – in mezzo alla strada da quattro vicini del mare. Senza motivo. I lividi e i buchi in faccia sono il minimo. Ero in bici per I fatti miei. Neanche li conosco. Davvero. Non gli ho fatto niente. Mi hanno rotto anche i denti. Aggredita da quattro. Non fotografo il resto del corpo, devo davvero dire di dove sono? No. Non stranieri. Fa notizia oppure no? Vogliamo agire prima?». 

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Un post che aveva giustamente destato scalpore e commenti indignati. Una violenza, quella subita e testimoniata da fotografie molto chiare, ingiustificabile e denunciata dalla ricercatrice anche ai carabinieri. Questi ultimi, ieri, hanno messo agli arresti domiciliari quattro persone, tre residenti a San Giorgio a Cremano, una con la residenza a Tortora, ritenuti responsabili della vile aggressione causata, a quanto pare, da dissidi su alcuni cani randagi presenti nella strada in cui si trovavano le case di villeggiatura della persona aggredita e dei presunti aggressori. 

I fatti
Tutto inizia un mese fa, dunque, in piena stagione vacanziera. Secondo punto ricostruito Beatrice Lucrezia Orlando, la vittima, trascorre le vacanze in una casa vicina a quella dei quattro arrestati. La quarantunenne, ha poi raccontato lei stessa in alcune interviste, aveva iniziato a dare da mangiare e bene a dei cani trovatelli. Un gesto normale, una atto di amore per gli animali soprattutto in un’estate torrida come quella che abbiamo appena vissuto. Ma ai vicini di casa non sta bene. Gli episodi incriminati sono due. Il 4 agosto scorso, riceve minacce di morte rivolte a lei e ai suoi familiari per avere rifocillato i randagi e contattato un’associazione animalista del posto. Il sei agosto, mentre si trova in bicicletta, viene aggredita da due uomini e due donne. Uno degli uomini le avrebbe sferrato dei pugni sul corpo e al viso anche dopo che era caduta dalla bicicletta. Beatrice si è fatta quindi portare in ospedale a Praia a Mare, dove le sono state riscontrate contusioni, ematomi, la scheggiatura di un dente, il trauma cranico. Poco dopo, denuncia sia ai carabinieri che su Facebook. 

Dalla sua denuncia partono le indagini dei militari di Scalea, in collaborazione con quelli di Torre del Greco, che hanno portato infine alla notifica degli arresti domiciliari per i quattro presunti aggressori, accusati di tentata rapina e lesioni personali aggravate. 

martedì, 7 Settembre 2021 - 09:36
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