Manfredi snobba il confronto tra candidati, Bassolino lo bacchetta: «Noi persone serene». E Maresca gli tira una frecciata

Il dibattito nella sede de Il Mattino

Il fair play tra i candidati sindaco di Napoli è stato il comune denominatore del confronto. Un confronto che si è incentrato sul futuro di Napoli ma che non è stato scevro di momenti ‘spinosi’.

Dalla sede del giornale ‘Il Mattino’, il direttore Federico Monga non ha risparmiato domande ‘scomode’ alle quali i candidati hanno risposto. Tutto si è svolto con grande serenità, quella serenità che l’ex rettore della Federico II ed ministro Gaetano Manfredi ha ritenuto non ci sarebbe stata tanto da decidere di non presentarsi. Un passo falso o forse una scelta calcolata per evitare di dare conto, ad esempio, dell’apertura a trasformisti, centri sociali e demagistriani in fuga. Fatto sta che la motivazione del forfait offerta dal rettore («Non ci sono le condizioni per un confronto sereno»), hanno esposto Manfredi a una tirata d’orecchi.

Il primo a riprendere l’ex rettore durante il dibattito è stato Antonio Bassolino, appoggiato da cinque liste di cui una è Azione di Carlo Calenda: «Mi dispiace molto che Manfredi non partecipi. Scelta sua non contesto questo ma è la motivazione che mi dispiace. Ha detto: ‘non ci sono le condizioni per un confronto sereno’. Non mi pare, né per quanto riguarda il Mattino che ci ospita, né per quello che riguarda me né per gli altri candidati. Mi auguro che ci possa essere nelle prossime settimane occasioni di civile confronto».

Anche Maresca ha colto la palla al balzo per criticare il suo rivale: «Dispiace l’assenza dell’ex rettore Manfredi qui al Mattino. Vogliamo tranquillizzarlo che noi siamo persone serene e dirgli che i cittadini hanno diritto ad un confronto e ad ascoltare la diversità delle idee. Tutti dovrebbero confrontarsi serenamente sul futuro di Napoli». Maresca ha poi approfittato dell’assenza di Manfredi per pungerlo sul tema dell’imbarcata dei fuggitivi dell’ultima ora dall’esperienza ‘arancione’: «Anche io riesco a contenermi nei due minuti – ha detto, alludendo al tempo dato per le risposte – Perché io ne ho presi solo due. Se ci fosse stato l’altro candidato probabilmente ci sarebbero voluti ore per indicare tutti quelli che ha preso».

Sul forfait di Manfredi è intervenuto anche Amedeo Laboccetta, già parlamentare di Napoli, presidente di Polo Sud, che ha bollato la scelta come «antidemocratica». E’ «il classico metodo di chi teme di non reggere il confronto e di apparire goffo ed impacciato. Manfredi sceglie la comoda strada dei sicofanti, (probabilmente lo avrebbe così dipinto il mitico Paolo Isotta), quelli che si rifugiano verso i comodi monologhi e fuggono dai contraddittori. A questo punto rinnovo l’invito a Bassolino, Maresca e Clemente di dar vita nella sede del centro studi Pietro Golia per un civile dibattito. Chiederò al direttore del Tg2, il napoletanissimo e bravissimo Gennaro Sangiuliano, di moderare il confronto».

martedì, 7 Settembre 2021 - 13:09
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