Napoli, e lady camorra disse a un negoziante: «La malavita la faccio io»


A Piscinola, quartiere dell’area a nord di Napoli confinante con Scampia, era Maria Licciardi a decidere se un negozio poteva o meno vendere l’acqua.

La circostanza emerge da alcune intercettazioni inserite nell’ordinanza con la quale, il 9 agosto scorso, il gip di Roma Valerio Savio ha convalidato il fermo nei confronti di “lady camorra” e disposto per lei la custodia cautelare in carcere. Il negozio in questione si trova accanto a un altro esercizio commerciale maggiormente gradito al clan e il fatto che vendesse l’acqua, peraltro a prezzi più bassi, proprio non andava giù a Maria Licciardi che, in questa vicenda, secondo il giudice, dimostra di avere un controllo pressoché totale del territorio. Lady camorra incarica uno dei suoi uomini di riferire al commerciante il suo diktat.

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Il luogotenente di Maria Licciardi esegue l’ordine ma ciononostante il negozio continua a vendere l’acqua fino a quando, innervosita per la reticenza dimostrata, è proprio lei, in prima persona entrare in azione, recandosi di persona sul posto. Il commerciante si difende dicendole di avere avuto rassicurazioni da una sua nipote, Rosaria, circa la possibilità di continuare a vendere l’acqua. Ma la risposta di lady camorra è perentoria e, secondo il giudice e la Procura di Napoli, anche dirimente circa la rilevanza del suo ruolo nel clan: «… la malavita la faccio io… Rosaria (sua nipote, ndr) fà il ragù».

giovedì, 9 Settembre 2021 - 18:56
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