Sono oltre 600 i marchi cinesi che Amazon ha deciso di bandire dalla propria piattaforma di e-commerce per comportamento scorretto e ripetuto. Viene così a galla il mondo sommerso delle recensioni false utilizzate per ‘pompare’ gli acquisti del prodotti attraverso feedback positivi ma assolutamente non veritieri. Il colosso degli acquisti online fa dunque pulizia eliminando i venditori scorretti che erano riusciti ad aggirare una regola che la società aveva imposto nel 2016 e che vieta di creare un sistema di incentivi in cambio di recensioni positive.
La lista delle aziende bandite non è stata ancora resa nota, ma Amazon ha confermato che i prodotti banditi erano commercializzati da oltre 3mila venditori. «Gli utenti contano sull’accuratezza delle recensioni dei prodotti per fare acquisti informati – spiega il colosso di Seattle – e noi abbiamo regole precise che valgono sia per chi recensisce, sia per i venditori, che proibiscono di abusare delle opzioni che offriamo alla nostra community. Sospendiamo, banniamo e prendiamo azioni legali contro chi non rispetta queste politiche, ovunque si trovi nel mondo. Continueremo a contrastare abusi e violazioni».
Ma cosa sarebbe avvenuto, nello specifico, tanto da indurre Amazon a fare repulisti? A dare uno slancio all’operazione trasparenza era stato un articolo pubblicato sul Wall Street Journal nel quale una giornalista raccontava di aver acquistato online un caricabatteria e di aver trovato all’interno un buono di 35 dollari spendibile in cambio di una recensione positiva. La pratica delle ‘recensioni incentivate’ è stata bandita nel 2016 ma – spiega il sito di tecnologia The Verge – alcune di queste offerte sono mascherate da programma Vip di test o da una garanzia estesa. Una truffa che nel tempo si è organizzata.
Pochi mesi fa il gruppo di esperti di cybersicurezza SafetyDetectives ha scoperto un database contenente messaggi diretti tra venditori e utenti disposti a scrivere recensioni false in cambio di prodotti gratuiti. Era su un server non protetto in Cina. Il database è stato bloccato il 6 marzo.
mercoledì, 22 Settembre 2021 - 10:38
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