Elezioni a Napoli, in fuga elettori e presidenti di seggio. La bassa affluenza rischia di pesare sulla sfida tra 7 candidati

Il Comune di Napoli
Il Comune di Napoli

Il primo giorno di elezioni a Napoli si apre con una bassa affluenza alle urne, con un dato in calo rispetto a cinque anni fa. Alle ore 12 è stato registrato il 10,18% di presenze. Esattamente 5 punti in meno percentuali rispetto alla stessa ora dello stesso giorno delle elezioni 2016 quando però si votava un solo giorno.

Oltre agli elettori, in fuga ci sono stati anche i presidenti di seggio. Nel corso della notte, infatti, si è proceduto alle operazioni di surroga dei presidenti di seggio che hanno rinunciato alla nomina: sono stati sostituiti complessivamente 282 presidenti su 884. Nelle scorse consultazioni elettorali regionali di settembre 2020 le surroghe erano state 250. Le operazioni di voto si sono aperte alle 7 e proseguiranno fino alle 23 di oggi, domenica 3 ottobre. Si voterà anche domani dalle 7 alle 15.

Sono sette i candidati a sindaco. A sostenerli ci sono oltre mille candidati al Consiglio, suddivisi in 32 liste. Si contenderanno la preferenza dei circa 750mila elettori, su una popolazione complessiva di quasi un milione di persone. Il centrosinistra, il Movimento Cinque Stelle e pezzi del mondo centrista e moderato si schierano con L’ex rettore della Federico II nonché ex ministro del Conte bis Gaetano Manfredi è sostenuto da 13 liste. Tra i partiti che lo sostengono vi sono Pd e Movimento Cinque Stelle, Leu, Europa Verde e Italia Viva, che confluisce nella lista ‘Azzurri per Napoli’, all’interno della quale figurano anche alcuni ex esponenti del centrodestra. Diversi i transfughi che hanno lasciato de Magistris per accasarsi con l’ex rettore della Federico II.

Sul fronte opposto, c’è il magistrato (in aspettativa) Castello Maresca, che dopo avere annunciato la sua discesa in campo come ‘candidato civico’ si è trasformato in un leader del centrodestra. Con lui ci sono otto liste (4 sono state escluse dal Tar e poi dal Consiglio di Stato): alle cinque civiche si aggiungono FdI, FI e Coraggio, mentre non ci sarà la Lega, che si è vista escludere la sua lista civetta ‘Prima Napoli’.

Ci riprova Antonio Bassolino, alla guida di cinque liste, quattro civiche e Azione, il partito fondato da Carlo Calenda. Il vicesindaco di Luigi de Magistris, Alessandra Clemente, corre senza l’appoggio del movimento demA, ma potrà contare sul sostegno di Potere al popolo e di due civiche di sua diretta ispirazione. Una parte della base del M5s, in segno di rottura con la leadership di Conte e con la decisione di andare con il Pd, lancia un proprio candidato, il consigliere comunale uscente Matteo Brambilla, che guida la lista ‘Napoli in Movimento – No alleanze’. Completano il quadro il biologo Giovanni Moscarella con il ‘Movimento 3V’, vicino alle posizioni no vax e no Green pass, e Rossella Solombrino, che prova a portare in Consiglio comunale il ‘Movimento 24 agosto per l’equità territoriale’ di Pino Aprile.
Una curiosità di questa giornata: né Maresca né Manfredi hanno votato, dal momento che nessuno dei due ha la residenza a Napoli. Tuttavia entrambi hanno fatto tappa in città. Manfredi ha preso un caffè con alcuni amici e alcuni candidati a piazza dei Martiri, mentre Maresca ha accompagnato la moglie a votare presso il seggio della scuola elementare Villanova, in via Manzoni 175.

domenica, 3 Ottobre 2021 - 17:03
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