Docente ricollocata come personale Ata, ministero dell’Istruzione condannato

Scuola

A seguito di un intervento chirurgico era stata colpita da un problema di afonia. E per via del problema di salute si era vista demansionata: da docente era stata declassata a personale Ata.

Una professoressa di 50 anni, residente ad Aversa, ha ottenuto la condanna del ministero dell’Istruzione per il demansionamento subito. La sentenza è stata firmata dal Tribunale di Napoli Nord che ha accolto le istanze dell’avvocato Antonio Rosario De Crescenzo. La docente, che insegnava in un istituto superiore, venne sottoposta a una verifica di idoneità psicofisica, prevista per i dipendenti pubblici, dopo essere stata colpita da un problema di afonia conseguente a un intervento chirurgico. Gli accertamenti, disposti malgrado la donna non avesse ancora recuperato la voce, si conclusero con un giudizio di “inidoneità” permanente alla funzione di docente.

Un verdetto definitivo malgrado il chirurgo le avesse assicurato che il recupero ci sarebbe stato. Per questo motivo l’insegnante venne destinata ad altre mansioni e, nello specifico, ricollocata nei profili del personale A.T.A., prima di essere messa d’ufficio in aspettativa per infermità. L’insegnante, convinta di essere stata vittima di un’ingiustizia, ha contestato il giudizio di inidoneità della Commissione medica di verifica, ritenendolo «contraddittorio, incoerente ed abnorme alla luce della patologia sofferta dalla sua cliente».

Alla fine, anche sulla base degli accertamenti fatti dal consulente medico nominato dal Giudice del Lavoro Fabiana Colameo, la donna si è vista riconoscere il reintegro alla funzione di docente con la conseguente condanna del Ministero al pagamento delle spese processuali e della retribuzione integrale, senza alcuna decurtazione per il periodo di assenza dal lavoro determinato dall’aspettativa che le era stata imposta, durato ben due anni.

martedì, 5 Ottobre 2021 - 19:21
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