Abusi su un 13enne, prete finisce in carcere: il sacerdote insignito del premio ‘Padre Pio’ per la sua attività sociale

Prete generica

E’ una storia che scuote la Chiesa e un’intera comunità quella che si è consumato ad Avellino. Il giudice per le indagini preliminari del locale Tribunale, in accoglimento di una richiesta della procura, ha firmato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per un sacerdote. Le porte della prigione si sono spalancate per don Livio Graziano, di 50 anni: il prete non è alle dipendenze della Diocesi di Avellino ma è incardinato in quella di Aversa (Caserta).

L’accusa in calce al provvedimento è di atti sessuali su un minore di 14 anni. Una contestazione delicate che affonda le radici nell’attività portata avanti dall’indagato proprio ad Avellino. Qui don Graziano aprì un ufficio di consulenza nutrizionista e successivamente ha fondato la cooperativa sociale “Effata’, Apriti” con sedi in due comuni a pochi chilometri da Avellino. La cooperativa sociale si occupava di assistenza alle persone, soprattutto giovani, con problemi di depressione e disturbi dell’alimentazione. E proprio uno degli ospiti è la vittima degli abusi oggi contestati al prete: la parte offesa ha appena 13 anni.

La storia è emersa a seguito della denuncia presentata dal padre del ragazzo.

Per la sua “intensa attività sociale e umanitaria” a don Livio è stato assegnato nel 2014 a Benevento il premio “Padre Pio da Pietrelcina”. Ma oggi su quell’attività si stagiano pesanti ombre. Don Livio comparirà nelle prossime ore dinanzi al giudice per le indagini preliminari che ha firmato il provvedimento restrittivo per affrontare l’interrogatorio di garanzia.

martedì, 26 Ottobre 2021 - 15:34
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