Diventeranno alloggi di servizio per carabinieri le villette confiscate ai Casamonica alla periferia di Roma. Da abitazioni (e simbolo di lusso e sfoggio) di uno dei clan più potenti della Capitale, oggi decimato da arresti e sequestri, a luogo in cui gli appartenenti all’Arma potranno vivere con le loro famiglie. Ieri mattina le villette, in tutto tre, sono state sgomberate dai militari del Gruppo di Frascati in via Caldopiano, zona Anagnina. L’area su cui insistono le tre ville è grande 3mila metri quadrati, una è bifamiliare, le altre due unifamiliari.
Le attività di sgombero sono state complicate dalla presenza di alcune persone, non Casamonica, che a quanto pare le occupavano abusivamente; circa cinquanta tra carabinieri e agenti di polizia locale hanno effettuato lo sgombero insieme a personale dell’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata e dell’Agenzia del Demanio che, una volta entrata in possesso dei beni immobili, li darà in uso all’Arma dei Carabinieri.
Gli immobili appartenevano all’ex convivente di Ferruccio Casamonica, Silvana Di Silvio, e ai tre figli. «Questa operazione testimonia ancora una volta l’importanza della sinergia tra le Amministrazioni che è in grado di garantire la conservazione dei beni confiscati e il loro immediato utilizzo, realizzando incisive azioni nelle periferie a tutela della legalità – hanno commentato il Direttore dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata Bruno Corda e il Prefetto di Roma Piantedosi. Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese: «La liberazione di questi immobili riafferma la presenza dello Stato in luoghi con una forte influenza criminale». Il neoeletto sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha affermato che l’intervento «contribuisce a ripristinare la presenza dello Stato in un territorio infiltrato dalla criminalità e a riaffermare la legalità».
martedì, 26 Ottobre 2021 - 10:48
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