Maltempo, a Catania pioggia anche in Tribunale su fascicoli e pc. Casellati: «Serve strategia di prevenzione»

Il maltempo in Sicilia ha provocato i danni maggiori a Catania

Oggi il maltempo ha concesso una tregua alla città di Catania. Ma le previsioni meteo sono allarmanti. «Il problema verrà domani o dopodomani, le previsioni sono allarmanti – dice il sindaco Salvo Pogliese intervenendo a The Breakfast Club” su Radio Capital – Si parla anche di un vento fortissimo oltre i 100 chilometri orari. Speriamo che le previsioni non vengano confermate dalla protezione civile. Domani e dopodomani potrebbero esserci giorni molto difficili per la nostra terra».

I catanesi sono col fiato sospeso. La pioggia torrenziale degli ultimi giorni ha lasciato disastri. Le strade del capoluogo etneo si sono trasformate in veri e propri torrenti. Macchine e autobus sono stati travolti; la furia dell’acqua è entrata nei garage, nelle abitazioni ai piani più bassi, nei negozi, distruggendo tutto. A Gravina di Catania un uomo di 53 anni è morto annegato: la vittima era a bordo di un’auto rimasta impantanata nella strada allagata.

«In ventiquattro ore a Catania 300 millimetri di pioggia, la media annuale della città è di 600 millimetri. Siamo in presenza di un fenomeno senza precedenti», aggiunge il sindaco.

Neanche il Tribunale è stato risparmiato: le foto che rimbalzano sui social mostrano la pioggia che si è infilata dai soffitti finendo col bagnare computer e fascicoli posti sulle scrivanie.

Il Tribunale di Catania colpito dal maltempo

Ieri il sindaco ha disposto la chiusura delle attività commerciali, ad eccezione di quelle che trattano beni di prima necessità. Oggi chiuse anche le scuole. Non solo: con un provvedimento del Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci dalla giornata di oggi e sino a giovedì compreso resteranno chiusi gli uffici regionali della città e della provincia di Catania. Resteranno aperti solamente gli uffici regionali che erogano servizi pubblici essenziali ed esattamente: il dipartimento della Protezione civile, tutti i presidi ospedalieri, le strutture sanitarie, l’Ufficio del Genio civile e l’Ispettorato ripartimentale delle foreste.

«Non sappiamo ancora quali siano i danni, parliamo però di danni ad agricoltura, immobili e attività commerciali. Chiedo a tutti di restare a casa. Importante l’assoluta prudenza», ha aggiunto il primo cittadino. La situazione è seria. Le immagini che hanno invaso i social raccontano il disastro che si è consumato.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha telefonato questa mattina al sindaco Pogliese per avere informazioni sulla grave emergenza e per esprimere la sua vicinanza alla città così colpita dal maltempo. Del caso Catania si è parlato stamattina anche in Senato. «Mettere davvero in sicurezza luoghi e cittadini è l’unica risposta che, come Istituzioni e Parlamento, dobbiamo dare a un’emergenza nazionale che non può più essere sottovalutata», ha detto in Aula il presidente del Senato Elisabetta Casellati ricordando il nubifragio di Catania.

«L’alluvione che sta flagellando la Sicilia – ha sottolineato inoltre Casellati – deve suonare come un forte campanello d’allarme e richiamare l’attenzione sulla necessità di una chiara e urgente strategia in materia di prevenzione dai rischi idrogeologici. Perché nell’Italia che riparte e ricostruisce dopo la pandemia non si possono più tollerare ponti che crollano o morti per frane, alluvioni e inondazioni». «Una strategia – ha spiegato – tesa a ripensare, rinnovare e soprattutto consolidare l’intero patrimonio infrastrutturale nazionale e creare le condizioni per scongiurare i tragici effetti di calamità naturali come quella che si sta abbattendo sulla Sicilia e quelle che, negli ultimi anni, hanno colpito il Piemonte, la Liguria, il Veneto, il Trentino, la Toscana, l’Emilia Romagna, il Lazio, la Calabria e tante altre regioni d’Italia, provocando lutti e distruzioni».

«Centinaia – ha aggiunto – sono gli interventi già effettuati dai Vigili del Fuoco per portare in salvo i cittadini, liberare le strade, mettere in sicurezza gli edifici.Non ci sono parole per lodare il loro incredibile lavoro, cosi’ come per ringraziare tutti i soccorritori: dal personale della protezione civile, alle forze dell’ordine a tutti i volontari che si stanno impegnando senza sosta per assicurare il pieno funzionamento degli ospedali e la continuità dei servizi essenziali».

mercoledì, 27 Ottobre 2021 - 10:52
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