Giro di vite sul Reddito di Cittadinanza: stop dopo due rifiuti, somma decurtata di 5 euro al mese, più controlli


Cambia il reddito di cittadinanza: chi non lavora, percepisce meno. Questo quanto previsto nella nuova Legge di bilancio, varata ieri dal Consiglio dei Ministri e che comprende anche una piccola ma incisiva rivoluzione sull’assegno. In particolare, si prevede che dal prossimo anno il reddito verrà tolto al percettore non più dopo 3 rifiuti a un’offerta di lavoro, ma dopo il secondo rifiuto. La nuova Manovra prevede inoltre un ulteriore giro di vite sui controlli da effettuare prima dell’erogazione del beneficio, al fine di evitare il proliferare dei furbetti del reddito di cittadinanza.

Un cambio di rotta che porterà a un netto risparmio per le casse dello Stato, soprattutto dopo l’aumento che la misura ha avuto a causa della pandemia e del conseguente restare a casa di molti inoccupati anche dopo la fine del lockdown per le difficoltà di imprese e attività commerciali.

Il reddito di cittadinanza è stato dunque finanziato con un ulteriore miliardo di euro ogni anno, confermando l’importo del finanziamento sui livelli del 2021 ma, si legge nella nota del Cdm,  «vengono rafforzati i controlli e introdotti correttivi alle modalità di corresponsione, che prevedono una revisione della disciplina delle offerte di lavoro congrue, un decalage del beneficio mensile per i soggetti occupabili, sgravi contributivi per le imprese che assumono i percettori e benefici fiscali per gli intermediari».

Dunque, entrando nei dettagli: la somma che oggi un nucleo familiare percepisce con l’assegno calerà di cinque euro al mese fino a che uno dei familiari non accetterà un impiego, con un rischio di perdita di 60 euro.

Le proposte di lavoro saranno due e non più tre, prima che l’assegno venga tolto: la prima proposta per un impiego in un luogo lontano non più di 80 chilometri dalla residenza del percettore, la seconda ovunque in Italia, senza limite dei 250 chilometri ‘da casa’.

I sindaci, inoltre, dovranno impiegare almeno un terzo dei percettori di reddito residenti nei loro Comuni nei cosidetti Puc, ovvero i progetti di utilità comunale (taglio dell’erba, pulizia strade etc).

Ultima novità introdotta dalla Manovra, tra i reati che impediscono di ottenere il RdC si aggiungono la ricettazione e l’induzione alla prostituzione minorile.

venerdì, 29 Ottobre 2021 - 08:42
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