Bullizzato e filmato dai coetanei, uno dei responsabili si fa avanti: «Volevo fare follower sui social»

Vele Scampia
Le Vele di Scampia (foto Kontrolab)

Si fa avanti per chiedere scusa e assumersi le responsabilità uno degli autori del video, diventato virale, ai danni di una persona con evidenti problemi costretto a umiliarsi nel quartiere di Scampia a Napoli fino a entrare in un cassonetto dell’immondizia. E’ quanto rende noto il consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli, che ha denunciato ieri la vicenda.

«Mi ha contattato, è un giovane di 20 anni – fa sapere Borrelli – e mi ha detto che il video è stato pubblicato sui social venerdì: ‘volevo fare follower’ mi ha riferito». Spiega ancora Borrelli: «Il ventenne mi ha raccontato che il filmato è stato realizzato diversi mesi fa insieme con un’altra persona e che è stato ripubblicato lo scorso venerdì. Il giovane voleva fare più visualizzazioni e follower su una piattaforma social. E’ pronto a chiedere scusa e a rispondere delle sue azioni. La persona in questione, secondo il giovane, poteva essere un drogato con evidenti problemi mentali. Dopo la mia denuncia l’autore del video lo ha eliminato e cancellato il proprio profilo dai social».



«L’atto, indipendente da quando è stato commesso, è ignobile – commenta il consigliere regionale – Approfittare di una persona con evidenti problemi che siano dovuti ad una disabilita’ mentale, o alla droga, o a entrambe le cose è inaccettabile. Mi aspetto – spiega Borrelli – che anche l’altro protagonista si assuma la responsabilità e si faccia avanti. Intanto abbiamo sottoposto la vicenda alla Polizia postale ed è stata interessata la Procura. Ho apprezzato la presa di responsabilità del ragazzo, ma va detto che e’ inquietante che per fare visualizzazioni si facciano e si pubblichino video del genere anche a distanza di tempo. Vergognoso approfittarsi dei più deboli per sbeffeggiarli».

Sulla vicenda è intervenuto anche Mimmo Falco, presidente del Comitato regionale per la comunicazione della Campania (Corecom): «Quel video è una barbarie inaccettabile. E purtroppo non è un caso isolato». «Monitorando i canali multimediali è molto facile imbattersi in immagini simili. Derisione, scherno, sopraffazione, ma spesso anche violenza nei confronti di chi e’ debole, indifeso, emarginato. Ci troviamo di fronte a una nuova ondata di episodi di bullismo e cyberbullismo che deve essere arginata al più presto», ha aggiunto Falco secondo il quale «occorre stringere un nuovo patto sociale tra famiglie, scuole, istituzioni locali, forze dell’ordine e professionisti per dare vita a campagne di prevenzione capillari e mirate».

«Il Corecom Campania, che con l’ausilio del Consiglio Regionale, dell’Autorità per le Comunicazioni, la Polizia Postale e le forze dell’ordine territoriali, ha promosso in questi anni diverse iniziative che hanno coinvolto migliaia di studenti, insegnanti, genitori e tutti i protagonisti della rete sociale dei comuni campani, è pronto a fare la propria parte ancora una volta – ha concluso Falco – Dobbiamo far comprendere ai nostri ragazzi la gravità di queste azioni, le ripercussioni che le stesse avranno sulle loro vite ma soprattutto l’importanza di non lasciare solo chi è in difficoltà e di denunciare. Bullismo e cyberbullismo possono essere sconfitti, ma serve l’impegno di tutti».

domenica, 14 Novembre 2021 - 15:10
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