Udine, muore in azienda a 18 anni: era l’ultimo giorno del progetto scuola-lavoro. Schiacciato da una barra metallica

Ambulanza

Stava frequentando un progetto di scuola-lavoro. E quel progetto gli è costato la vita. Lorenzo Parelli, 18 anni appena, è morto questo pomeriggio in un incidente sul lavoro nella sede di Lauzacco (Pavia di Udine) della Burimec. Il giovane, studente dell’Istituto salesiano Bearzi, sarebbe rimasto schiacciato da un macchinario che stava utilizzando, colpito da una putrella. Il ragazzo è stato soccorso dai sanitari del 118. Sul posto anche i vigili del fuoco e i carabinieri della Compagnia di Palmanova, che hanno avviato le prime indagini. Quello di oggi sarebbe stato il suo ultimo giorno di alternanza scuola lavoro in quell’azienda.

Alla famiglia è giunto un messaggio di cordoglio da parte del governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, e dell’assessore al Lavoro Alessia Rosolen: «Come Amministrazione regionale ci stringiamo attorno ai genitori, ai parenti e agli amici del giovane deceduto sul lavoro oggi a Lauzacco mentre stava terminando il periodo di tirocinio. E’ incomprensibile come ancora oggi si possano verificare episodi di questa gravità – si legge in una nota congiunta – In questo momento però l’incommensurabile dolore sofferto dalla famiglia impone a tutti un rispettoso silenzio, in attesa che le autorità competenti ricostruiscano l’esatta dinamica di quanto accaduto».

Cordoglio alla famiglia è espressa anche dal presidente dell’Assemblea regionale, Piero Mauro Zanin: «È una tragedia immensa, che io da genitore avverto in modo particolarmente intenso. Ho anch’io figli di quell’età e posso immaginare il dolore della famiglia di Castions, a cui esprimo tutta la mia vicinanza e quella del Consiglio regionale». Quanto successo, continua Zanin, «deve spingerci a riflettere, ma anche ad agire. Gli infortuni sul lavoro sono troppo frequenti, e l’anno appena passato ha fatto segnare purtroppo un record negativo in Friuli Venezia Giulia. E’ un prezzo insostenibile per la ripartenza». Con aziende, sindacati e scuole «che hanno inserito la formazione nel loro percorso educativo- conclude il presidente- bisogna trovare nuove soluzioni per garantire condizioni di sicurezza in ogni ambiente professionale».

venerdì, 21 Gennaio 2022 - 19:36
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