Morto a 18 anni durante lo stage in azienda, c’è un altro indagato. Studenti in piazza: scontri a Torino, Napoli e Milano

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Nella giornata in cui gli studenti scendono in piazza, in tutta Italia e con episodi di scontri con le forze dell’ordine, per protestare contro la morte di Lorenzo Parelli, rimasto ucciso in un’azienda nell’ultimo giorno di stage nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro, l’inchiesta sul decesso del 18enne restituisce un nuovo indagato.

Il 18enne Lorenzo Parelli

La procura ha notificato un avviso di garanzia al primo operaio che soccorse Lorenzo, un atto dovuto per consentire all’uomo di partecipare ad attività tecniche irripetibili come l’autopsia sul corpo di Lorenzo. L’esame autoptico è stata eseguita ieri pomeriggio dal medico legale Carlo Moreschi.

L’altro indagato è Pietro Schneider, di 71 anni, legale rappresentante della Burimec a Lauzacco, azienda metalmeccanica specializzata nella costruzione di impianti per la pesatura e l’industria siderurgica: l’uomo ha indicato Giacomo Flammini, medico legale esperto in traumatologia, per assistere all’autopsia. Titolare dell’inchiesta è la pm Lucia Terzariol, le indagini sono condotte dai carabinieri del Nucleo investigativo di Udine e ai colleghi della Compagnia di Palmanova.

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Allo stato l’unica certezza è che Lorenzo Parelli si trovava nel reparto assemblaggio, dove si stava realizzando un impianto di laminazione dell’acciaio lungo 15 metri e largo 7, quando una putrella (una pesantissima barra d’acciaio) si è staccata dall’alto e lo ha colpito in testa, non dandogli scampo. Lorenzo Parelli era in azienda per un percorso di alternanza scuola-lavoro e quello era il suo ultimo giorno.

Per la sua morte e contro i Pcto, i Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento, le organizzazioni degli studenti hanno manifestato ieri in numerose città del Paese, cominciando da Udine, nella cui provincia viveva Lorenzo e dove si sono radunate alcune centinaia di ragazzi. Subito dopo è stata la volta di Torino, dove si sono verificati i primi scontri. I giovani hanno tentato di sfilare in corteo, nonostante il divieto per le restrizioni della zona arancione, ma sono stati respinti dalla polizia con cariche di alleggerimento all’ altezza di corso Siccardi. Circa duecento giovani in piazza Arbarello hanno cercato di forzare gli sbarramenti delle forze di polizia anche utilizzando un furgone per raggiungere il centro. Nelle prime fasi, si è resa necessaria una breve azione di alleggerimento delle forze dell’ordine, poi è tornata la calma e i ragazzi si sono riuniti in assemblea. Gli studenti hanno fatto sapere che una decina di loro sono rimasti feriti e hanno continuato a chiedere l’abolizione dell’alternanza scuola lavoro.

Scontri anche a Napoli: in piazza dei Martiri studenti e attivisti dei Centri sociali hanno lanciato vernice rossa sul portone della sede dell’Unione degli Industriali e tentato di forzare il cordone delle forze dell’ordine che hanno pero’ risposto con una carica. I manifestanti si sono allora diretti in Piazza Vittoria dove hanno fatto un blocco stradale allontanandosi poi in corteo lungo via Partenope.

Tensione pure a Milano, dove si sono registrati scontri davanti alla sede di Assolombarda : gli studenti hanno manifestato perché “questa scuola ci sta uccidendo. In piazza per Lorenzo”. Altre manifestazioni si sono tenute a Roma, Cagliari, Trento, Terni, Catania, per contestare il fatto che «da Ministero e Governo non è stato detto nulla sulla morte di Lorenzo. Fare finta di nulla o trattarla come un tragico incidente non è utile a nessuno. Le indagini proseguiranno, ma e’ evidente che un problema ci sia e sia profondo».

sabato, 29 Gennaio 2022 - 08:25
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