Pochi minuti. Le fiamme che avvolgono l’intero appartamento, le lingue di fuoco che si fanno subito troppo alte per essere attraversate.
A Fabbrico, nella bassa reggiana, la tragedia si è consumata in pochi minuti nella tarda serata di ieri, sabato 29 gennaio. Aysha e Talha, due fratellini di 8 e 7 anni, sono morti nell’incendio che è divampato nel loro appartamento dove vivevano con i genitori e altri due fratelli. Al momento del rogo i due erano soli in casa.
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Al momento dell’incidente, attorno alle 22, la madre si trovava nel cortile di casa, mentre il padre era fuori con i due figli. La donna ha immediatamente chiamato i soccorsi, anche se l’esplosione si era sentita nettamente in paese: i vigili del fuoco hanno domato le fiamme e hanno cercato di raggiungere il più velocemente possibile Aysha e Talha che però sono stati avvolti dalle fuoco e sono morti, carbonizzati. I loro corpi sono stati estratti da una finestra perché l’incendio aveva bruciato la scala di legno che collegava i due piani.
Sull’incendio la procura ha aperto un’inchiesta. Sequestrato l’immobile, dichiarato inagibile, per cercare di fare chiarezza sulle cause che hanno provocato l’esplosione che ha fatto scoppiare l’incendio. L’ipotesi più accredita, ma comunque da confermare attraverso le indagini tecniche, è che l’incendio sarebbe stato provocato dalla perdita di gas da un termosifone, che prima ha saturato l’ambiente, poi ha trovato un innesco. La famiglia, di origini pachistane, si era perfettamente integrata nella comunità. I due fratellini erano nati in Italia, frequentavano la scuola elementare del paese e avevano stretto un rapporto speciale con una coppia di anziani senza figli che abita nella casa accanto e che facevano loro quasi da nonni.
domenica, 30 Gennaio 2022 - 20:33
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