Copie di ‘cortesia’ non depositate e il processo salta, Cavanna (Csm): «Prassi illegittime, aprire una pratica»

Csm

Basta con il rinvio dei processi civili per il mancato deposito delle copie cartacee “di cortesia” da parte dei difensori.

Dopo aver ricevuto diverse segnalazioni da avvocati che si sono visti rinviare i processi per questa ragione «anche di alcuni mesi», il consigliere del Csm (Lega) Stefano Cavanna ha investito della questione il Comitato di presidenza di Palazzo dei marescialli. E ha chiesto l’apertura di una pratica per monitorare e soprattutto fermare questo tipo di “prassi illegittime”.

A rilanciare la notizia è l’Ansa.

Cavanna «comprende» il disagio dei giudici, costretti a leggere sul video del computer atti e documenti, ma avverte che la richiesta di stamparli non può essere rivolta agli avvocati, semmai alle cancellerie degli uffici giudiziari. Per questo chiede che il Csm compia anche «ogni necessario atto nei confronti del Ministero della Giustizia» perché le cancellerie degli uffici giudiziari siano dotate dei «mezzi necessari ai magistrati per svolgere adeguatamente la loro funzione».

martedì, 8 Febbraio 2022 - 15:18
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