Scontro nell’Unione industriali di Napoli, si sfila anche Gesac. La società: «Clima di tensione, impedito il lavoro del gruppo»


L’Unione Industriali di Napoli continua a perdere pezzi alla vigilia dell’elezione, prevista per maggio, del nuovo presidente dell’Unione. Anche la Gesac, società di gestione degli aeroporti di Napoli e Salerno, ha deciso di recedere dall’Unione Industriali di Napoli.

Tale decisione, fa sapere la Gesac in una nota, «è motivata dal perdurante clima di tensione che negli ultimi tempi ha caratterizzato la vita associativa; tale clima, di fatto ha impedito lo svolgimento, in maniera produttiva, del lavoro istituzionale dell’Associazione». Gesac, «attraverso l’adesione all’Associazione degli Industriali di Salerno, resta comunque nel mondo di Confindustria Campania».

La decisione della Gesac segue di 24 ore quella di Gianni Lettieri, presidente di Atitech, past presidente propsio dell’Unione, che come Gesac resta comunque nell’universo di Confindustria Campania. «Non mi riconosco nel modello e nella visione che l’Unione vuole imporre – ha spiegato Lettieri – oggi assistiamo a liti incomprensibili e ad allontanamenti arbitrari».

Prima di lui, altri due past-president avevano intrapreso la stessa strada, ovvero l’ad della Magnaghi Paolo Graziano e il senior partner di Cittamoderna Spa, Ambrogio Prezioso.

E’ stato proprio quest’ultimo ad accendere la miccia, presentando lo scorso novembre l’associazione Est(ra)Moenia, nata con la mission di connettere l’area ‘fuori le mura’ della città antica con la zona orientale di Napoli, ma che dal primo momento è stata subito vista come una Confindustria ‘parallela’. Non a caso nel suo organigramma figurano, oltre al presidente Prezioso, anche Gesac, Acen, Metropolitana di Napoli e un colosso come Leonardo. Uno scontro frontale che ha coinvolto anche i vertici dell’Unione: il vicepresidente Francesco Tavassi, sostenitore di Est(ra)Moenia ritiene di essere stato defenestrato e si è rivolto ai probiviri nazionali.

martedì, 22 Febbraio 2022 - 19:10
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