E’ stata una notte dura per l’Ucraina. Per Kiev. L’assalto delle truppe russe è diventato asfissiante. Piovono bombe e missili ovunque. Mosca avanza. E mentre Kiev stoicamente resiste, altre città fanno fatica. Le truppe russe sono entrate nella notte nella città di Kharkiv, la seconda del Paese per popolazione, capoluogo dell’oblast omonimo. Le autorità locali questa mattina hanno invitato la popolazione a restare a riparo nei rifugi o nelle loro abitazioni.
A Kiev invece la resistenza sta tentando di tutto per rallentare l’avanzata dei russi, in attesa di un negoziato e degli aiuti degli Stati europei che ieri hanno annunciato l’invio di mezzi agli ucraini: l’esercito ucraino ha fatto saltare in aria un ponte fuori Kiev per rallentare le truppe russe. Lo riportano i media locali. Il ponte, secondo i media era tra le città di Bucha e Irpin e ora le truppe russe sono bloccate a Bucha. Ma i danni più importanti sono stati fatti da un atto russo di cui dà conto il Centro per le comunicazioni strategiche e la sicurezza delle informazioni del Ministero della cultura e della politica dell’informazione dell’Ucraina: i missili russi hanno colpito un sito di smaltimento di scorie nucleari della filiale di Kiev della ‘Radon Association’. Attualmente, è impossibile valutare l’entità della distruzione.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intanto, ha divulgato un nuovo video con discorso alla nazione nel quale ha accusato le truppe russe di avere sparato contro diverse abitazioni civili della capitale. E poi ha aperto ai negoziati. Ma non a Minsk. «Qualunque città va bene per i negoziati, tra cui Varsavia, Istanbul e Baku, ma non Minsk», ha detto Zelensky in risposta a Mosca che ha annunciato di aver inviato una delegazione in Bielorussa per negoziare con Kiev.
«Vogliamo parlare, vogliamo porre fine alla guerra», ha detto Zelensky in un discorso video, aggiungendo però che Kiev è pronta ai negoziati con la Russia, ma solo in un Paese «da cui non partono i missili» verso l’Ucraina. Contestualmente però dalla classe politica dirigente ucraina si levano forti voci di battaglia. In un tweet il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha invitato cittadini “stranieri” ad unirsi all’Ucraina per difendere il Paese. «Insieme abbiamo sconfitto Hitler e sconfiggeremo anche Putin. Stranieri disposti a difendere l’Ucraina e l’ordine mondiale insieme alla Legione Internazionale di Difesa Territoriale dell’Ucraina, vi invito a contattare le missioni diplomatiche straniere dell’Ucraina nei vostri rispettivi Paesi – recita il tweet -. Insieme abbiamo sconfitto Hitler, e sconfiggeremo anche Putin».
domenica, 27 Febbraio 2022 - 10:06
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