Inchiesta sugli affari della camorra, doppio blitz: 5 misure a Forcella, 12 indagati a Castellammare di Stabia


Un blitz a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, e uno a Forcella, nel cuore del capoluogo partenopeo. Due operazioni, un unico comune denominatore: l’azione di contrasto alla criminalità organizzata.
Questa mattina, a corollario di distinte inchieste coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, le forze dell’ordine hanno arrestato complessivamente 16 persone.

A Forcella la Squadra Mobile di Napoli ha eseguito una misura cautelare nei confronti di 5 persone accusate, a vario titolo, di detenzione e porto abusivo di armi da fuoco e spaccio di sostanze stupefacenti, reati aggravati dal metodo mafioso. Le indagini, condotte tra novembre 2017 e ottobre 2019, si sono concentrate sullo scontro tra i De Martino-Vicorito e i Giuliano, i primi in collegamento coi Contini e i secondi coi Mazzarella. Il carcere è stato disposto per Domenico De Martino e Alessio Vicorito, ai domiciliari Mario Giarnieri e Raffaele Cella. Mentre per Raffaele Giuliano, figlio del collaboratore di giustizia Guglielmo Giuliano, ai vertici dell’omonimo clan del quartiere Forcella, sono state applicate le misure di divieto di dimora in Campania e obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

A Castellammare di Stabia, invece, è stato colpito il gruppo dei Vitale, ritenuto dalla Dda contiguo al clan D’Alessandro. L’ordinanza di custodia cautelare è stata notificata dai carabinieri che hanno condotto le indagini: 12 gli indagati, di cui undici arrestati. A vario titolo sono stati contestati i reati di associazione armata finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione e porto illegale di armi clandestine. Le indagini sono iniziate nel novembre del 2019, dopo la scoperta nel centro antico di Castellammare di Stabia di un appartamento, protetto da un sistema di videosorveglianza.

Fu così che venne alla luce il traffico di droga, specialmente cocaina e marijuana, gestito da Maurizio Vitale, 34 anni, e da Ciro Vitale, 44, anni, detto “Cirillone”. Il gruppo aveva a disposizione armi e nella zona più volte sono avvenuti fatti di sangue riconducibili agli affari illeciti della camorra locale. In circa sei mesi sono state arrestate in flagranza di reato nove persone e sequestrati 34 chili. circa di marijuana, oltre 2 chili di cocaina e 50 grammi circa di hashish. Sequestrate anche due pistole clandestine e a numerosi proiettili di vario calibro. Complessivamente sono stati eseguiti otto arresti in carcere, tre arresti ai domiciliari e un obbligo di dimora.

mercoledì, 9 Marzo 2022 - 13:59
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