Green pass a non vaccinati, ai domiciliari il medico di Pippo Franco. Sospeso dall’Ordine

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Il salto di qualità dell’inchiesta sui green pass ‘facili’ che ha coinvolto anche Pippo Franco c’è stata questa mattina. Alessandro Aveni, odontoiatra e medico di base a Roma, è stato posto agli arresti domiciliari in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare notificata dai carabinieri del Nas. Aveni è accusato di falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti e documenti informatici pubblici, in concorso con 13 persone. L’Ordine dei medici ha già annunciato che il professionista sarà sospeso.

La misura cautelare è arrivata a cinque mesi di distanza dall’inscrizione nel registro degli indagati. Il 3 novembre scorso i militari dell’Arma avevano proceduto al sequestro di nove Pass falsi che sono stati utilizzati anche per entrare in ristoranti e locali. Tra i documenti finiti sotto la lente degli inquirenti anche quello di Pippo Franco e di alcuni suoi familiari.

Secondo quanto accertato dalla procura capitolina, Aveni avrebbe dichiarato l’avvenuta vaccinazione di persone che in realtà non si erano vaccinate, inserendo i dati nel sistema informatico della Regione Lazio e consentendo cos il rilascio del green pass. Almeno 13 pazienti, tra i quali il comico 81enne e alcuni suoi familiari, sono riusciti, in questo modo, ad ottenere il rilascio di altrettanti green pass, finiti sotto sequestro. I carabinieri del Nas, coordinati dalla procura capitolina, hanno scoperto, tra l’altro, che alcune delle persone indagate, nel giorno della presunta vaccinazione, si trovavano a centinaia di chilometri dallo studio del medico, situato nel quartiere Colli Albani di Roma.

Altri pazienti, invece, avrebbero ricevuto la dose in una data successiva a quella indicata sul certificato verde. L’indagine dei pm capitolini ha accertato che il medico di base avrebbe ricevuto 20 fiale di vaccino da cui è possibile inoculare 120 dosi ma ne risulterebbero invece somministrate 156 dosi. Contro il medico di base ci sono anche una serie di intercettazioni. Gli inquirenti, nell’ambito dell’attività istruttoria svolta presso lo studio medico, avevano proceduto all’acquisizione di ricette mediche, elenchi di pazienti e documentazione sanitaria.

Quanto alla posizione di Pippo Franco, il suo difensore (l’avvocato Benedetto Giovanni Stranieri) ha precisato che «il suo assistito ha regolare Green pass ed ha effettuato anche la terza dose. Siamo ancora in attesa della decisione del Riesame dopo l’istanza di dissequestro della certificazione. Lui è stato coinvolto in questa vicenda per telefonate intercorse tra altre persone».

La vicenda che coinvolge Pippo Franco era esplosa proprio nel bel mezzo della campagna elettorale per le amministrative di Roma, in cui l’attore si era candidato nelle fila del centrodestra raccogliendo però pochissimi voti.

lunedì, 14 Marzo 2022 - 19:17
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