Ucraina, bombe su un teatro e una piscina divenuti rifugi per civili a Mariupol. Biden: «Putin criminale di guerra»


Grida al massacro, l’Ucraina. Grida al massacro anche Joe Biden dagli Stati Uniti. Mentre il Papa piange per le vittime innocente di una guerra che non sembra destinata a concludersi in tempi brevi.

Mariupol è stata bombardata. Anche oggi. Senza tregua. E stavolta le bombe hanno colpito, a dire delle autorità ucraine, due rifugi che ospitavano centinaia di cittadini.

«Vladimir Putin è un criminale di guerra», ha detto Joe Biden. Che su Twitter ha insistito: «Putin sta infliggendo devastazione e orrore, bombardando appartamenti e reparti di maternità… (…) hanno hanno preso in ostaggio centinaia fra medici e pazienti» a Mariupol. «Queste sono atrocità, un oltraggio per il mondo», ha tuonato. Parole gravi che evidentemente hanno toccato nel profondo lo zar russo, sempre più isolato, tanto che la replica del Cremlino è arrivata quasi immediata. «Le parole di Biden su Putin sono inaccettabili ed imperdonabili», ha affermato il portavoce Dmitry Peskov. «Riteniamo inaccettabile e imperdonabile tale retorica da parte di un capo di Stato le cui bombe hanno ucciso centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo», ha aggiunto Peskov. Sullo sfondo l’ennesimo discorso del presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky che, collegato con i membri del Congresso americano, ha ricordato come l’Ucraina ogni giorno stia vivendo il suo 11 settembre.

La tensione è alta. E non poteva essere altrimenti. Le notizie comunicate dalle autorità ucraine sui bombardamenti a Mariupol lasciano annichiliti. In serata un teatro d’arte drammatica convertito in rifugio per “centinaia di persone”, tra cui “molti bambini”, è stato bombardato. Gli ucraini puntano l’indice contro i russi, aggiungendo che non c’era possibilità di errore perché l’edificio era stato segnalato come area per cicivili. Le immagini satellitari della città ucraina di Mariupol mostrano come davanti e dietro al principale teatro della città – secondo le autorità locali bombardato dalle forze russe – fosse stata tracciata ben visibile dall’alto la parola “bambini”, per avvisare della presenza nell’edificio di civili.

Il Comune di Mariupol ha accusato la Russia di aver «deliberatamente e cinicamente distrutto il teatro nel cuore di Mariupol»: «Un aereo ha sganciato una bomba su un edificio in cui si rifugiavano centinaia di pacifici cittadini». Dal canto suo la Russia ha respinto al mittente le accuse. Il ministero della Difesa russo ha riferito che a Mariupol sono stati i nazionalisti del battaglione Azov a colpire l’edificio del teatro che potrebbe ospitare dei civili. Nella dichiarazione, citata da Ria Novosti, si legge che «secondo i dati affidabili disponibili, i militanti del battaglione nazionalista Azov hanno commesso una nuova sanguinosa provocazione, facendo saltare in aria l’edificio del teatro minato da loro».

Poche ore dopo l’attacco al teatro, a Mariupol si è registrato anche un attacco a una piscina utilizzata come rifugio antiaereo dai civili. Secondo le autorità cittadine il rifugio era utilizzato da donne incinta e mamme con bambini sotto i tre anni, e nelle vicinanze non era presente personale militare. La piscina si trova a circa 2,5 chilometri dal teatro distrutto questo pomeriggio da un bombardamento.

mercoledì, 16 Marzo 2022 - 22:57
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