La Juventus torna nel mirino della procura. I magistrati inquirenti di Torino stanno indagando sugli stipendi non incassati dai calciatori durante la prima ondata di Covid-19: le mensilità, nello specifico, sono 4.
Secondo l’ipotesi della procura (il fascicolo è assegnato ai pm Ciro Sartoriello e Mario Bendoni e all’aggiunto Marco Gianoglio), il club avrebbe concordato con i giocatori la riduzione degli stipendi (con un effetto positivo di 90 milioni sul bilancio 2019-20) e le successive integrazioni (le restituzioni delle somme sono state regolate da accordi privati), inserendo però la manovra nell’esercizio successivo delle retribuzioni ai giocatori.
Nello specifico le due voci risulterebbero sistemate in due bilanci diversi: nel primo sono state inserite le riduzioni, con il conseguente abbattimento dei costi relativi al monte stipendi, e in quello successivo le integrazioni. I magistrati vogliono capire se la procedura seguita è stata corretta dal punto di vista contabile. A tale scopo sono state una serie di perquisizioni nel capoluogo piemontese, a Milano e a Roma: sono state prelevate carte relative ai bilanci per le stagioni 2019-20 e 2020-21. Le perquisizioni hanno interessato gli studi e gli uffici di avvocati e agenti che hanno curato gli interessi dei giocatori: la ragione di questi controlli sta nel fatto che secondo gli iquirenti nella Juventus vi sarebbe la ‘prassi’ di custodire alcuni documenti riservati fuori dalla sede per poi procedere alla loro “distruzione” una volta esaurito il loro scopo di “garanzia”.
L’inchiesta è uno sviluppo dell’indagine ‘Prisma’ sulle plusvalenze – 282 milioni di euro in tre anni – che lo scorso inverno aveva portato all’iscrizione nel registro degli indagati dei vertici del club bianconero.
In questo filone delle plusvalenza sono indagati il presidente Andrea Agnelli, il vice Pavel Nedved e alte cinque persone, tra dirigenti ed ex dirigenti. Di plusvalenze si sta occupando, in seguito alla segnalazione della Covisoc, anche la Procura Federale della Figc, che lo scorso 21 febbraio ha notificato al club bianconero la conclusione delle indagini.
I magistrati si sono interessati anche a una presunta scrittura privata fra la Juventus e Cristiano Ronaldo di cui avevano trovato traccia in una intercettazione ma che, allo stato delle indagini, non sarebbe ancora emersa.
giovedì, 24 Marzo 2022 - 13:24
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