Ordigno esplosivo davanti alla parrocchia, scorta al prete anticamorra don Patriciello. Lui: «Mi rattrista»

Padre Maurizio Patriciello.Priest Maurizio Patriciello
Don Maurizio Patriciello (foto Kontrolab)

E’ amareggiato don Maurizio Patriciello. Nella giornata di ieri il prete anticamorra che dalla parrocchia al parco Verde di Caivano sfida costantemente la camorra ha ricevuto la scorta.

La decisione dello Stato è stata assunta a seguito delle minacce ricevute il 12 marzo, quando – nel giorno del compleanno del prete – un petardo è stato fatto esplodere dinanzi all’ingresso della parrocchia al Parco Verde.

«Ringrazio chi ha preso questa decisione che però mi rattrista: significa che ormai era diventata necessaria», ha commentato don Patriciello. Il parroco è in prima linea contro la camorra da diversi anni. Nelle ultime settimane si è schierato apertamente al fianco del capo dei vigili urbani del comune di Arzano Biagio Chiariello a seguito delle ripetute minacce da questi ricevuti dal gruppo criminale che opera nella nella ‘167’ di Arzano. Proprio l’esposizione di don Patriciello su questo territorio potrebbe avere generato l’avvertimento del 12 marzo. Di qui la scorta. Scorta che si era già resa necessario anche per Biagio Chiariello. «Spero che questa decisione possa portare beneficio anche a questo territorio martoriato», ha aggiunto don Patriciello.

Nei giorni scorsi il parroco aveva incontrato l’ex premier Giuseppe Conte, che – in occasione di una sua visita politica a Napoli – si era voluto fermare proprio a Caivano; inoltre al Parco Verde si è tenuta anche una seduta della Commissione antimafia. Da Conte sono arrivate le nuove manifestazioni di vicinanza e solidarietà a don Patriciello: «Siamo stati e saremo sempre al suo fianco. Lo Stato deve essere in prima linea contro la camorra, a difesa di chi lotta per la sua gente e per il suo territorio», ha scritto Conte su Twitter.

«Ci stringiamo a padre Patriciello, e vogliamo esprimergli tutta la nostra solidarietà. E’ sempre un segnale triste quando lo Stato è costretto a proteggere con la scorta un suo cittadino, ma è anche un dovere imprescindibile, perché è solo con un’alleanza solida tra istituzioni e società civile che si può riaffermare il valore della legalità», ha commentato la senatrice Valeria Valente del Pd.

venerdì, 1 Aprile 2022 - 10:28
© RIPRODUZIONE RISERVATA